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Il dolore per la morte di Rolando
«Nonno che soffiava la minestra»

La bara di Rolando Campostrini con alle spalle i parenti FOTOAMATO
La bara di Rolando Campostrini con alle spalle i parenti FOTOAMATO
La bara di Rolando Campostrini con alle spalle i parenti FOTOAMATO
La bara di Rolando Campostrini con alle spalle i parenti FOTOAMATO

«Eri il nonno che soffiavi sulla nostra minestrina per raffreddarla». E ancora: «Eri il nonno che ci faceva divertire con il giro sulla ruspa».

Sono stati i ricordi struggenti di una nipote durante le esequie a disegnare meglio di chiunque altro la figura dell’imprenditore Rolando Campostrini, morto venerdì a 61 anni in un incidente sul lavoro a due passi dalla sua casa in località Ronconi. Per cause ancora in corso di accertamento dai sanitari dello Spisal, il mezzo per il movimento terra si è mosso e l’ha schiacciato contro la macchina spargisale, non lasciandogli scampo.

Ma la piccola chiesa della frazione di Sant’Anna d’Alfaedo non poteva contenere tutto il dolore di parenti, amici e alpini che ieri hanno partecipato al funerale. Erano state così sistemate diverse panche anche sul sagrato della chiesa pur di far ascoltare la messa ad alcune centinaia di persone.

A celebrare le esequie c’era don Andrea Ronconi insieme ad altri quattro sacerdoti. E intorno a loro si è stretta tutta la comunità di Ronconi che, come ha ricordato il celebrante, non ha fatto mancare la sua solidarietà alla famiglia in un momento così difficile. «Ci sono tante persone che vi vogliono bene e ciò vi aiuterà a superare questa difficile prova», ha detto don Andrea.

È stato poi lo stesso celebrante a ricordare la figura di Rolando Campostrini durante l’omelia: «Ha amato la sua famiglia e le nipotine», ha detto il sacerdote «così come era legato alla madre, morta solo due mesi fa».

Ma l’imprenditore edile si è fatto apprezzare anche fuori dai confini famigliari: «E la massiccia presenza di persone a questi funerali lo dimostra» in particolare modo con le tante penne nere che hanno portato il loro ultimo saluto. E poi don Andrea ha ricordato anche «la figura di grande lavoratore di Rolando. Lo faceva per amore della famiglia, perchè il lavoro dà dignità. Un uomo forte che stringeva i denti di fronte alla difficoltà».

Come quella capitatagli con la prematura scomparsa del figlio Fabio «che ora potrà rivedere in cielo», ha detto don Andrea. Alla fine c’è stato il saluto della famiglia che ha ringraziato attraverso il sacerdote amici e parenti «che ci hanno fatto sentire in una grande famiglia». Poi il loro addio all’imprenditore, titolare dell’omonima azienda di escavazione: «Ciao Rolando, ora fai compagnia ai nostri cari che sono lì con te. Grazie con tutto il cuore».

La salma di Campostrini è stata tumulata nel vicino cimitero di Ronconi. G.Ch.

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