<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">
BOSCO CHIESANUOVA

Il caldo scioglie
la pista da sci
Addio campionati

La pista da sci di fondo realizzata con neve artificiale nella conca di Malga San Giorgio
La pista da sci di fondo realizzata con neve artificiale nella conca di Malga San Giorgio
La pista da sci di fondo realizzata con neve artificiale nella conca di Malga San Giorgio
La pista da sci di fondo realizzata con neve artificiale nella conca di Malga San Giorgio

C'è un serpente bianco che muove le sue spire in un paesaggio surreale, fatto di erba bruciata e pozze ghiacciate: è la pista di fondo della piana di Malga San Giorgio dove domani e domenica si sarebbero svolti i campionati italiani assoluti e della categoria Giovani (Juniores e Aspiranti). C'era soddisfazione fino a ieri mattina per il lavoro fatto, poi una mezza giornata di nebbia e temperatura primaverile hanno decretato l'annullamento delle gare a San Giorgio e il trasferimento a Padola di Comelico come nel 2007. La decisione è arrivata ieri pomeriggio dopo un consulto fra i responsabili dello sci club Bosco e i tecnici federali arrivati in supervisione.

Troppo rischioso rinviare la decisione e troppo dispendioso rinviare semplicemente le gare, così si è deciso per la soluzione più favorevole agli atleti ma più faticosa per lo sci club che nella giornata di venerdì smonterà tutte le tende, raccoglierà i premi e trasferirà armi e bagagli nel Comelico dove c'è una preziosa e lunga collaborazione con l'Us Val Padola.

Anche là la neve è artificiale, ma il freddo ha permesso di conservarla e lavorarla meglio: le gare sono assicurate.

«Ci resta la responsabilità dell'organizzazione e ci restano i costi di una fatica in più che proprio non ci voleva», riconosce Ivo Scardoni, che da buon sportivo e papà di due campionesse come Lucia, ancora impegnata con l'agonismo nella nazionale di fondo e Giulia, maestra di sci, non si tira indietro davanti alle sfide e sa anche come affrontare le sconfitte.

Ieri mattina era ancora fiducioso: «Possiamo dire di aver concluso, manca solo la sistemazione di alcuni punti dove l'innevamento è più scarso e il completamento dell'impianto elettrico nelle tende sul campo oltre al posizionamento dei bagni chimici», annunciava, mentre era intento con altri a preparare i pacchi dono per i vincitori.

Nella settimana di lavoro c'era stato un momento di scoraggiamento fra lunedì e martedì scorsi quando le alte temperature del giorno causate dall'inversione termica (martedì pomeriggio sono stati registrati a San Giorgio 15 °C, accompagnati da un venticello tiepido) rischiavano di trasformare in acqua tutta la fatica profusa.

«Per fortuna ci ha pensato la notte, con le sue gelate, a salvare la situazione che si stava facendo davvero critica», aggiungeva ieri mattina Scardoni, che ancora non aveva previsto la nebbia che sarebbe salita nella tarda mattinata a rodere il lavoro di una settimana.

Era stato raggiunto un grande risultato, grazie alla determinazione di tanti volontari.

«L'idea di unire in Skitime Lessinia i quattro sci club storici dell'altopiano è stata vincente non solo dal punto di vista economico perché ci permette un risparmio sulle spese di allenamento e trasporto dei giovani atleti», ricorda Scardoni, «ma se ne è visto il vantaggio anche in questa occasione. Hanno lavorato insieme volontari di Bosco Chiesanuova, di Roverè, di Velo e di Campofontana che fanno riferimento ai rispettivi sci club. Come mettiamo a disposizione i mezzi per trasferire i nostri atleti da un campo all'altro e per gli allenamenti di 120 bambini e ragazzi che gareggiano con i colori del proprio sci club», continua, «così abbiamo messo a disposizione il nostro tempo per questa impresa di allestimento del campo gare che è riuscita per la tenacia di tutti».

Scardoni ringrazia -ma avrebbe voluto farlo sulla pista di San Giorgio a fine campionati- i proprietari dei terreni che hanno autorizzato il transito dei mezzi per il trasferimento della neve; la società G&A che ha in affitto gli impianti di risalita e che ha messo a disposizione quattro cannoni sparaneve e la cisterna di raccolta dell'acqua per la produzione di neve artificiale; Lessinia Turistsport che ha in concessione la tracciatura delle piste e che con i suoi mezzi ha fatto l'impossibile per sistemare una neve non facile e infine l'amministrazione di Bosco Chiesanuova per il sostegno morale ed economico all'impresa.

Vittorio Zambaldo

Suggerimenti