Si avvia alle elezioni amministrative del prossimo giugno con due candidati nuovi il Comune di Badia Calavena, dopo la rinuncia del sindaco in carica Ermanno Anselmi a proporsi per il terzo mandato, come la legge permette.
Si confrontano Emanuele Anselmi, con la lista Progetto Badia, e Leone Fazio, che giocando sul suo cognome ha inventato la lista Un leone per Badia Calavena. Non sarà facile succedere a un doppio mandato di Ermanno Anselmi, che ha portato grandi opere e investimenti importanti per il paese. Ma come affronterà la nuova amministrazione la sfida del futuro e che visione ha del possibile sviluppo del paese?
«Con i soldi pubblici è facile far tutto quello che si vuole», risponde Fazio, «ed è evidente che tutta l’impresa della Conca delle Perle dove si è sviluppato il centro voluto dal sindaco Anselmi è costruita ad personam. Se diventerò sindaco, vorrò capire tutte le delibere firmate per questi progetti e poi mi impegnerò ad evitare che ci siano cittadini di serie A e altri di serie B». «Lo sviluppo che ha vissuto il nostro Comune negli ultimi vent’anni è stato impressionante», risponde Anselmi, «e siamo coscienti che ripetere opere di questo calibro sarà molto difficile. Ma non per questo lo riteniamo impossibile. Il nostro programma è caratterizzato da opere di minor impatto visivo e mediatico, ma le riteniamo altrettanto utili e necessarie al paese. Riqualificare il capoluogo con nuovi marciapiedi e punti luce, sistemazione dell’area cimiteriale, l’impegno a mantenere e migliorare le piazze e le strade nelle frazioni sono interventi che ci sentiamo in grado di raggiungere. Ovviamente come tutte le amministrazioni abbiamo il nostro sogno nel cassetto: la riqualificazione della zona degli impianti sportivi (Piazza degli Alpini) e lo sviluppo del progetto della nuova area sportiva, ricreativa e socioculturale dove oggi c’è la pista di car cross».
Le energie rinnovabili sono state il fiore all’occhiello di questa e della precedente amministrazione. Si proseguirà su questa linea o ci saranno altre priorità? «L’impegno sarà quello di mantenere e sviluppare collaborazioni con le strutture sociali presenti nel paese», aggiunge Anselmi, «e per quanto riguarda ambiente ed energie pulite, stiamo studiando la possibilità di sostituire l’illuminazione pubblica con impianti a Led, che garantiscono un risparmio energetico importante».
«Sistemare la pubblica illuminazione e non sprecare energia sono priorità nelle opere pubbliche, ma ci tengo soprattutto ad essere in mezzo ai cittadini in tutte le circostanze», promette Fazio, «perché mi ritengo “diversamente giovane” e farò del mio meglio per aiutare tutti e rispondere a ogni esigenza».
C’è il rischio che Comuni con meno di tremila abitanti siano costretti a fondersi. La prossima amministrazione si prepara a questa evenienza? «Credo sia una soluzione praticabile ma saranno i cittadini a decidere liberamente, non con un referendum», precisa Fazio, «ma con una chiamata in sala civica. Si valuta per alzata di mano e poi si decide in Consiglio comunale».
«È un tema che nei prossimi anni andrà affrontato», conclude Anselmi, «e ci sono l’intenzione e la speranza di instaurare un dialogo con i comuni confinanti. Credo però che la popolazione di ogni singolo comune accetterà la fusione solo se imposta dall’alto. Aspetteremo di essere obbligati dal governo centrale».