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Grande festa per i novantenni
Tutti sono «i butèi de ’na òlta»

Martedì prossimo, anniversario della Liberazione, saranno festeggiati «I Butèi de ’na òlta», ed in particolare coloro che hanno raggiunto, o raggiungeranno entro quest’anno, i 90 anni di età. L’evento è organizzato dalla parrocchia di Sant’Anna d’Alfaedo, che, con i suoi 650 abitanti, è la più popolosa delle 8 dell’Unità pastorale della Lessinia occidentale, in collaborazione con la casa di riposo Sant’Anna ed è riservato ai chi ha più di 65 anni.

Quest’anno i nuovi novantenni sono quattro: Bice Garò vedova Coati, ostetrica, Rina Cescatti, Lino Benedetti e Adolfo Marconi. L’anno scorso a tagliare il traguardo dei primi 90 anni ed essere quindi festeggiate, erano state quattro signore: Giannina Benedetti, Lina Bontempo, Emma Dal Moro e Alma Pedrini.

Martedì si inizierà alle 10 con la messa, celebrata dal coparroco dell’Unità Pastorale, don Dario Adami, ideatore dell’iniziativa, nella palestra comunale, con gli ospiti della casa di riposo, accompagnati, fra gli altri, dall’operatrice Clara e dalla direttrice Donata. Seguirà intrattenimento musicale con canti e balli. Alle 12, il pranzo per i festeggiati (adesioni in parrocchia) nel fabbricato costruito nel 1803 da un benemerito sacerdote originario di Ceredo, don Domenico Antonio Benedetti (1732-1805), mentre, come recita una scritta in latino, era parroco a Pacengo, sul lago di Garda. Don Benedetti lasciò una grossa somma da impiegare per erigere un grande fabbricato da adibire a scuola, acquisto di libri, per stipendiare un sacerdote-insegnante con l’obbligo di insegnare gratuitamente «alli fanciulli almeno li caratteri, cioè l’alfabeto, e leggere e scrivere, far di conto, la grammatica latina e volgare». Vengono anche indicate le località di appartenenza dei fanciulli che potevano frequentare la scuola senza aggravio per le famiglie: «Comunità di Cona con Alfaedo e Ceredo ed inoltre delle contrade Sant’Anna, cioè: La Piazza, Marogni, Bosco, Piocchiosa, Vaggimal, Corobbio, Zivelongo, Cà de Per, Casalin, Spiazzo, Gravazzo, Michelazzi, Camparso e Giacomi con la pontara», restando praticamente escluse dall’ attuale comprensorio soltanto Cerna e Giare. Il fabbricato, viene precisato nel lascito od oblazione (23 capitoli più due aggiunte), datato 8 maggio 1800, «non dovrà servire mai ad alcun altro uso, particolarmente da Ostaria ma a solo uso di Scuola, Libraria, ed abitazione del Maestro».

Il munifico sacerdote è ricordato da una scritta in latino murata sulla facciata principale del fabbricato, che dice: «Con il consenso del parroco Cristiano Scardoni e con il grande aiuto offerto dalla comunità, Domenico Antonio Benedetti, rettore di Pacengo, dotò ed eresse questo liceo nell’anno del Signore 1803 (don Cristiano Scardoni fu parroco di Sant’Anna per ben 55 anni, dal 1759 al 1814). Fabbricato, attualmente luogo di aggregazione e di incontri, anche conviviali, che nel corso degli anni ebbe diversi utilizzi (fu anche municipio) e, da ultimo, adibito ad asilo. Così si continua ancora a chiamare, preceduto da un ex, e dove i festeggiati troveranno tavole imbandite per consumare un lauto pranzo preparato e servito da parrocchiane. Per prolungare lo stare insieme, seguirà una divertente tombola. LI.BE.

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