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Gli zigoli delle nevi
emigrati dal freddo Nord

Uno zigolo delle nevi fotografato a Bocca di Selva
Uno zigolo delle nevi fotografato a Bocca di Selva
Uno zigolo delle nevi fotografato a Bocca di Selva
Uno zigolo delle nevi fotografato a Bocca di Selva

Gli zigoli delle nevi costituiscono un’attrattiva eccezionale per appassionati birdwatcher (osservatori di uccelli) e fotografi naturalisti che da una decina d’anni hanno come punto di riferimento in Italia il parcheggio davanti al Rifugio Bocca di Selva per lo scatto più atteso. Questo non è l’unico gruppo che sverna in Italia, ma è sicuramente quello più stabile, più numeroso e anche più facilmente accessibile. Lo zigolo delle nevi è un passeriforme che predilige la tundra artica dell’Alaska, il nord del Canada, l’Islanda, la Scozia, la Norvegia e la Groenlandia, ma questo uccello tutti gli anni fa migliaia di chilometri per trovare un ambiente vivibile mentre le terre circumpolari, dove solitamente vive, sono nella morsa dei ghiacci. In Lessinia viene avvistato regolarmente ormai dal 2005, ma si è notato con più frequenza e regolarità nelle stagioni nevose. «Da una ricerca che abbiamo pubblicato nel 2014 al Convegno italiano di ornitologia, abbiamo desunto che la visibilità degli zigoli è legata alla presenza di neve sul terreno. Non è detto che non ci siano anche in mancanza di neve», precisa infatti Maurizio Sighele, «ma è certo che con il terreno imbiancato sono più facili da osservare». Il nucleo lessinico degli zigoli è il più numeroso che sia stato registrato in Italia: nel 2014 se ne contarono ben 82 esemplari. V.Z.

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