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Gli antichi chiodi
della parrocchiale
donati per Pasqua

Uno dei chiodi donati ai fedeli
Uno dei chiodi donati ai fedeli
Uno dei chiodi donati ai fedeli
Uno dei chiodi donati ai fedeli

Un chiodo vecchio di quattro secoli in occasione della Pasqua. L’idea del parroco di Sant’Anna don Dario Adami è piaciuta molto ai fedeli della parrocchia. Il sacerdote ha deciso di donare alla gente l’ottantina di grossi e lunghi chiodi fatti a mano e serviti per 400 anni a tenere ferme le travature del pesante coperto in pietra della chiesa parrocchiale.

Recentemente, infatti, si è resa necessaria la sistemazione del tempio e la realizzazione di una nuova copertura. In mancanza di documenti, si ritiene che la parrocchiale sia stata costruita a partire dal 1626, ad opera di don Paolo Pezza, originario di Fane, parroco in quegli anni, morto di peste nel 1630. La consacrazione avvenne il 10 ottobre 1717 da parte del vescovo di Verona, Marco Gadenigo. L’anno prossimo saranno ricordati i quattrocento anni.

I chiodi, per il momento una quarantina, lunghi 15 centimetri, sono inseriti su un supporto in pietra, opera del Gigi da Campostrin, e sono stati impreziositi da un crocifisso fissato appena sotto la capocchia. L’opera è stata infine assemblata da «La Màscia».

Accompagnava il ricordo del chiodo, che è andato letteralmente a ruba, un pieghevole con foto della chiesa e dei lavori alle travi del tetto, e con alcune riflessioni di don Dario in cui vengono messi in risalto la croce, il chiodo e la pietra, elementi legati alla crocifissione del Cristo. Il parroco ha aggiunto una nota per far sapere che i chiodi del tetto della chiesa risalgono al 1695. L’altra quarantina sarà pronta fra un paio di settimane e i fedeli sono già in coda per le prenotazioni.Li.Be.

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