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Garra, ex sindaco, ora è anche ex consigliere

Sabrina Magnabosco, nuova consigliera comunale FOTO PECORA
Sabrina Magnabosco, nuova consigliera comunale FOTO PECORA
Sabrina Magnabosco, nuova consigliera comunale FOTO PECORA
Sabrina Magnabosco, nuova consigliera comunale FOTO PECORA

Si è dimesso con una lettera al Consiglio comunale Paolo Garra, capogruppo di minoranza, sindaco della precedente amministrazione di Cerro e già assessore e presidente della Comunità montana della Lessinia. «Ho lavorato ininterrottamente per anni al servizio dei cittadini, ed è proprio per il rispetto che nutro per i miei compaesani», ha scritto Garra, «che ho seriamente meditato la mia seppur sofferta decisione di dimettermi da consigliere comunale di minoranza, per il profondo stato di disagio nel dover assistere al drammatico declino di Cerro causato dall’attuale amministrazione, priva di una qualsiasi visione politica e di senso della comunità che dovrebbe invece essere insite nell' animo di ogni amministratore». Garra ammette che la scelta è tardiva: «L’avrei dovuta fare già mesi fa per non risultare complice di una serie di situazioni che assolutamente non condivido». E cita la realizzazione del polo scolastico per il quale, «nonostante questa amministrazione abbia trovato tutto pronto, è riuscita negligentemente a far arenare». In conclusione Garra si rivolge ai rimanenti membri del Consiglio esortandoli «a non rendersi ancora disponili al fallimento amministrativo causato dall’attuale giunta». Parole dure alle quali, in apertura di consiglio per la surroga, la sindaca Nadia Maschi ha voluto replicare, dopo aver letto integralmente la lettera del consigliere dimissionario: «Lascio a ciascuno di voi il giudizio complessivo sulla lettera, ma vorrei solo replicare a proposito del polo scolastico, perché una persona che si esprime in questi termini ha un’incapacità congenita di capire quali sono le pratiche e i meccanismi per arrivare a una gara d’appalto. Basta leggere sull'albo pretorio le decine di delibere e determine fatte ancora dall’ex sindaco Luca Scala su questo argomento, il poco che si è fatto durante l'amministrazione Garra dal 2011 al 2016 e quando il nuovo codice degli appalti nel 2016 non ha più ammesso per queste opere l’appalto integrato, com’era stato deciso dall'amministrazione Garra, arrivata appena a un terzo del lavoro: noi ci siamo sobbarcati i rimanenti due terzi, apportando al progetto tutte le migliorie che abbiamo ritenuto necessarie e questo ha richiesto del tempo, che non ha certo permesso di addormentarci, anche se le risposte arrivavano dai veri enti preposti con mesi di ritardo. Ma state tutti tranquilli, che la scuola andrà fatta e manca poco all’affidamento dell’appalto». Sulla mancanza di una visione politica, la sindaca ha citato il recente patto sottoscritto con i sindaci dell’alta Lessinia per lo sviluppo integrato del turismo fra tutti i Comuni aderenti e l’incontro che si era svolto quella stessa mattinata con i primi cittadini e i vertici della sanità regionale e provinciale in merito al futuro di assistenza e sanità per i paesi di montagna. Ha ribadito che hanno rinunciato alla surroga i primi due consiglieri non eletti della lista Uniti per Cerro che avrebbero avuto diritto (Loredana Palumbo e Palmiro Scala) e ha ringraziato Sabrina Magnabosco per aver accettato di condividere un tratto del cammino amministrativo e le ha consegnato copia del regolamento del Consiglio comunale. Ventiquattrenne di Cerro, commerciante e artigiana, impegnata nel settore della sartoria, universitaria a Bologna dove è iscritta al secondo anno di Cultura e tecniche della moda, Sabrina, che si è candidata per la prima volta, ha voluto chiarire da subito di aver partecipato alla lista perché le era stata presentata come civica anche se successivamente c’era stato l’apparentamento con il simbolo della Lega Nord-Liga Veneta. «Voglio mantenere la mia autonomia di giudizio e voto fuori dai giochi dei partiti e mi auguro di portare una visione esterna e giovane alle questioni che verranno affrontate», ha detto. • .

Vittorio Zambaldo

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