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Badia Calavena

Fiera dei bogoni
E Sant'Andrea
fa il pienone

Badia Calavena
Antica fiera dei bogoni (Zambaldo)

Poche le chiocciole in vendita, ma grande l’afflusso dei visitatori all’Antica fiera dei bogoni di Sant’Andrea che conta una tradizione millenaria, ma che ora deve fare i conti con diserbo, abbandono delle coltivazioni, utilizzo di decespugliatori a filo che non danno scampo alle bestiole.

 

I premi per le migliori chiocciole opercolate sono andati nell’ordine a Serena Biasiolo, di Montecchia di Crosara, prima classificata; Lorenzo Corradini di Vestenanova, arrivato al secondo posto e alla compaesana Lina Lovato, terza. Alla festa ha suscitato curiosità la presenza di prodotti derivati dalla bava di lumaca, raccolta in maniera non cruenta, utilizzando nebulizzazioni di ozono che favoriscono il secreto e lo disinfettano per usi cosmetici e farmaceutici, dalle creme per il corpo, agli shampoo, agli sciroppi contro la tosse e il reflusso gastrico.

 

Interessante anche lo studio presentato da Ecolessinia sulle miniature medioevali che nei codici riproducono le chiocciole. La Fiera ha presentato anche le più genuine realtà contadine e l’artigianato che è arte nel feltro, nel ferro battuto e nella costruzione di cesti in vimini. Grande afflusso di persone e gran lavoro per la Pro loco nella Taverna del Bogon per servire trippe, polenta e bogoni a chi è voluto tornare ad assaporare il gusto antico della terra e dei suoi prodotti più genuini.

V.Z.

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