Festa di Podestaria dimezzata per l’assenza del bestiame. Gli allevatori hanno deciso di non trasferire i loro capi al tradizionale appuntamento della rassegna zootecnica organizzata dall’Associazione regionale allevatori con le associazioni categoria per protestare contro le politiche regionali sui lupi.
A Podestaria sabato mattina c’era solo una lunga sequela di carri vuoti come vuoto era il recinto dove avveniva la sfilata degli esemplari per esser giudicati e poi premiati. Ma non sono mancati solo gli animali.
Si è fatta notare anche l’assenza dei politici, «tutti invitati ma tutti hanno declinato con sollecitudine, accampando diversi motivi», ha rivelato il sindaco di Bosco Chiesanuova Claudio Melotti.
Dal palco realizzato su un carro, con le balle di fieno ai piedi, gli oratori hanno sollevato nuovamente il problema delle predazioni da lupo in Lessinia e invitato le autorità competenti a una sollecita soluzione.
Il consigliere regionale Stefano Valdegamberi ha minacciato di denunciare chi pubblica sui social foto di lupi ricavati da fototrappole posizionate senza autorizzazione su terreni privati; ha chiesto di chiudere i rubinetti dei finanziamenti a progetti come Life WolfAlps e invitato le forze dell’ordine a fare più controlli sui ladri, piuttosto che sui lupi.
Flavio Tosi ha ricordato la sua ordinanza da sindaco di Verona in cui autorizzava l’uso delle armi per legittima difesa contro il lupo e altri predatori e chiesto che siano tutti i Comuni della Lessinia a farne una simile, avanzando anche l’idea di un presidio permanente con animali per sensibilizzare i politici sulla questione.
La festa si è conclusa con l’investitura di cinque nuovi bacani: Leonardo Ceradini, Luciano Campara, Sergio Lonardi, Livio Canteri e Virgilio Menegazzi.