<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">
Nasce la Squadra antiveleni

Esche avvelenate
Pronta la task-force
di cani che le scova

I tre cani addestrati a scovare le esche avvelenate
I tre cani addestrati a scovare le esche avvelenate
Cani antiveleni /1

Per Clifford e Coral, rispettivamente maschio di pastore tedesco e femmina Golden Retriever, trovare esche avvelenate è un gioco che alla fine viene premiato ma può essere anche un gioco molto pericoloso. Sono due dei tre cani (c'è anche la Labrador Eli) che fanno parte della Squadra antiveleni della Regione Veneto e hanno costituito con i loro conduttori Mirco Piccin e Luca Catello della Polizia provinciale di Belluno e Irene Dal Cason della Polizia provinciale di Vicenza, il gruppo cinofilo antiveleni della Regione Veneto in seno al Progetto Life WolfAlps per le Alpi orientali, che opera nel Triveneto, addestrato da Daniele Comiotto, istruttore cinofilo della Polizia provinciale di Belluno. Nel giardino del Comando Stazione del Corpo Forestale dello Stato di Bosco Chiesanuova hanno dato dimostrazione dell'abilità di bonifica di pascoli e boschi dove viene segnalata la presenza di bocconi avvelenati. Si sono messi sulle tracce degli odori e in pochi minuti hanno trovato le tre esche che erano state in precedenza nascoste, chiuse in una gabbietta di ferro usata nell'addestramento.

Clifford trovata l'esca, scodinzola e abbaia verso il suo conduttore per richiamarne l'attenzione; Coral invece si siede accanto all'esca e aspetta che il conduttore venga a prenderla. Per entrambi a ogni ritrovamento c'è un premio: per Clifford un manicotto da prendere a volo e mordere furiosamente, per Coral una pallina da tennis lanciata lontano che lei si diverte a inseguire e riportare. Lo scorso dicembre fu proprio Clifford a individuare sei bocconi avvelenati nella zona di Sega di Ala: la squadra intervenne in seguito alla morte di un cane di un turista, mentre per un analogo episodio in contrada Zamberlini di Bosco Chiesanuova erano intervenuti tre anni fa le unità cinofile antiveleno del Corpo Forestale dello Stato. I tipi di carne e i tipi di veleno, nonché le ambientazioni di collocazione dei bocconi, vengono cambiati continuamente: «Un po' per addestrare il cane a riconoscere i diversi odori dei più usati pesticidi, un po' per evitare che il gioco diventi troppo monotono e venga meno la partecipazione attiva dell'animale che è fondamentale invece nella ricerca», ha spiegato l'istruttore Comiotto. Salvo incidenti, la vita attiva di un cane così addestrato può durare una decina d'anni, prima di esser pensionato.

V.Z.

Suggerimenti