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Concesso il marchio
«Qualità verificata»

La buona notizia ai castanicoltori e ai consumatori l’ha portata a San Mauro di Saline Luigi Trespidi, il tecnico che da decenni segue il tema della valorizzazione della produzione tipica della Lessinia, mostrando il decreto della Giunta regionale numero 25 del 7 ottobre scorso che concede all’Associazione castanicoltori della Lessinia l’uso del marchio «Qualità verificata». Vi aderiscono 12 aziende che con trasparenza hanno scelto di rendere tracciabili i propri prodotti. Il riconoscimento è arrivato dopo un severo controllo esercitato dagli ispettori regionali sul rispetto del disciplinare di produzione in cambio di un contributo che prevede il pagamento del 100 per cento per tre anni delle spese sostenute e fatturate per l’analisi del terreno, l’analisi multiresiduale sul prodotto di 303 principi attivi ammessi e l’analisi del rame. Ogni azienda aderente è stata visitata da un ispettore che ha steso un verbale sulla presenza di castagneti in produzione, producendo alla fine un «catastino» nel quale sono indicate le superfici le varietà e il numero di piante che non deve superare le 120 per ettaro. «È un risultato importante che permtte di verificare la tracciabilità dei prodotti; che la quantità prodotta corrisponda alla superficie coltivata; che ci sia l’adesione al programma di lotta integrata; che nessuno superi la dose di rame prevista per ettaro; che l’atomizzatore per i trattamenti sia revisionato secondo i parametri di legge», rimarca Trespidi. La concessione regionale chiede anche che all’interno del cartellino promozionale del Marrone di San Mauro sia riservata mezza pagina al marchio «Qualità verificata» e alcune righe di spiegazione del significato. V.Z.

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