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Compleanno della chiesa
col vescovo e in diretta tv

La chiesa parrocchiale di Sant’Anna d’Alfaedo
La chiesa parrocchiale di Sant’Anna d’Alfaedo
La chiesa parrocchiale di Sant’Anna d’Alfaedo
La chiesa parrocchiale di Sant’Anna d’Alfaedo

Ci sarà anche il vescovo, oggi a Sant’Anna d’Alfaedo, per ricordare i 300 anni dalla consacrazione della chiesa parrocchiale: presiederà la messa alle 20.30, presenti i sacerdoti che hanno operato in parrocchia. La celebrazione con monsignor Giuseppe Zenti sarà trasmessa in diretta da Telepace.

I festeggiamenti per i tre secoli della chiesa sono cominciati sabato con una rassegna campanaria e la presentazione del libro sulla storia della chiesa scritto dal professore Giovanni Lavarini; domenica invece, al teatro parrocchiale, si è tenuto il pranzo con i nonni.

In mancanza di documenti, tradizione vuole che l'attuale chiesa - recentemente sottoposta a importanti lavori di restauro e consolidamento (rifacimento del coperto in pietra locale e tinteggiatura degli esterni) - sia stata costruita, in sostituzione di un’altra piccola e bassa, tra il 1626 e il 1630, per merito di don Paolo Pezza, originario di Fane, parroco in quegli anni e morto di peste nel 1630. È quanto lasciò scritto agli inizi del secolo scorso lo storiografo don Andrea Campostrini, che era nato il 31 agosto 1838 a Vallicella (Valeséla), località nei pressi di Ronconi (Sant'Anna d'Alfaedo), e qui deceduto il 1° marzo 1910.

Chiesa, che nel 1404 aveva già un rettore, certo Giovanni Uberti, primo prete residente in modo stabile in Sant’Anna. Il quale, con altri sette delegati, il 13 novembre 1404 si recò a Bussolengo «a darsi» alla Repubblica di Venezia sotto certi patti e privilegi, anche prima che la Repubblica s'impadronisse di Verona, ciò che avvenne il 23 giugno 1405.

Ma è soltanto nel 1458 che viene citata come parrocchia «nulli plebi subiecta», non soggetta cioè ad alcuna pieve. Fu infatti in quell’anno, il 1458, che Ermolao Barbaro, vescovo di Verona dal 1453 al 1471, smembrò ecclesiasticamente Sant'Anna da Breonio con gli stessi confini già fissati nel 1325 da Cangrande della Scala per il Comune di Cona con Alfaedo e Ceredo.

La consacrazione avvenne nel 1717, come risulta dalla scritta in latino incisa su una lastra di pietra murata dietro l'altar maggiore che, tradotta, dice «Questa chiesa fu consacrata dal vescovo di Verona reverendo Marco Gradenigo mentre era rettore Paolo Benedetti il giorno 10 ottobre 1717)».

Lino Benedetti

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