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«Chiederemo di togliere
a questi animali lo stato di specie protetta»

Stefano Valdegamberi
Stefano Valdegamberi
Stefano Valdegamberi
Stefano Valdegamberi

In prima linea a difendere la Lessinia e i suoi allevamenti, il consigliere regionale Stefano Valdegamberi non digerisce affatto la risposta del ministero alle sollecitazioni regionale perché sia accordata una deroga alla gestione del lupo in Veneto. «Mi stupisco che ritengano insufficiente la documentazione presentata, dal momento che sono un centinaio le predazioni da lupo accertate solo quest’anno in Lessinia. Non è possibile che lo Stato non riconosca questa situazione quando in tutto il resto d’Europa deroghe sono concesse per gli abbattimenti anche in paesi dove il numero di lupi è ben minore che da noi, dove invece è una specie intoccabile. La prossima settimana presenterò un'iniziativa atta a coinvolgere tutto il Consiglio regionale e mi auguro trovi il sostegno anche delle amministrazioni locali per presentare al ministero il quadro completo della situazione. Chiederemo di togliere al lupo il privilegio di «specie protetta» perché dopo 46 anni dal suo riconoscimento, e con una popolazione che ha raggiunto i 4mila esemplari, questa protezione non ha più senso». Una sola è la domanda che Valdegamberi vorrebbe sottoporre agli esperti del ministero dell'Ambiente: «Ci dicano quanti lupi sono compatibili con questo territorio e la sua specificità zootecnica. Così tireremo le nostre conclusioni, chiedendo la deroga per l’abbattimento o il trasferimento dei lupi dall’altopiano, perché non possiamo più assistere allo spopolamento del territorio, delle malghe e alla chiusura di aziende zootecniche. Quello del ministero è un atteggiamento di assoluta cecità», attacca, «e l’Italia è l’unico paese in controtendenza in Europa perché ha un governo nemico dell’agricoltura e dell’economia montana». La soluzione? «L’autonomia che chiederemo con il referendum del 22 ottobre: questa diventerà materia regionale come lo è oggi per Trento e Bolzano e decideremo come decidono loro. Mi rivolgo anche ai parlamentari veneti: la Regione ha fatto quanto era in suo potere e si vede ogni volta respingere ogni proposta. Intervenite a livello centrale allora, finché non avremo la sospirata autonomia», aggiunge. Chiude ricordando di essere ambientalista e amante degli animali: «Non sono per eliminare il lupo, ma perché ci siano equilibrio e regole: in questa situazione invece c’è il rischio che prevalgono quanti non hanno regole, l'ambientalismo estremista e i bracconieri».V.Z.

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