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Cantano sulle trincee
di Malga Pidocchio

Canteranno sulle trincee di Malga Pidocchio, proprio come hanno fatto gli alpini che le hanno costruite negli anni della Grande guerra. Domenica alle 14,30 il gruppo corale L’eco dei cantadori da Fumane intonerà «Canti dal fronte» alternandoli con letture di Emilio Lussu, Giuseppe Ungaretti e Carlo Emilio Gadda. «Siamo una trentina, facciamo musica della tradizione orale, ispirandoci al lavoro di Marcello Conati che negli anni Sessanta raccolse molte testimonianze di vecchie canzoni nelle osteria e nelle stalle del paese durante i filò», spiega Gabriele Baietta che del gruppo sarebbe il maestro e strumentista alla chitarra, anche se preferisce essere chiamato «appassionato di musica da tanto tempo e corifeo, che nei cori dell’antica Grecia aveva il compito di condurre il gruppo con il suo strumento». Il gruppo ha pubblicato a proprie spese Canti veronesi di tradizione orale di Conati (Nel segno di Gabrielli), che era esaurito, e ripreso il meglio dei temi religiosi, da ballo, filastrocche, canti satirici e di guerra. «La tradizione orale non scriveva testi ma ricordava la linea melodica, che veniva canticchiata a distanza anche di giorni o mesi, magari con parole diverse. Così troviamo sulla stessa melodia temi del tutto diversi con abbellimenti come la “gorga” una particolare tecnica di emissione della voce per rinforzare le note del canto che è poi stata fatta propria anche da Verdi e Puccini nelle loro composizioni», sottolinea Baietta. Il gruppo, nato nel 2012, si avvale della presenza di due mandolini, una fisarmonica e di una chitarra per l'accompagnamento ed ha avuto la soddisfazione di esibirsi nel teatro La Fenice per accompagnare la presentazione di un’opera sul lavoro contadino nel Veneto. V.Z.

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