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C’è chi ha voluto fare la spesa per i compaesani in difficoltà

In un Natale sempre più consumistico, ma dove tante persone e famiglie in realtà faticano a mettere insieme i soldi necessari anche solo per il pranzo, il Comitato Tregnago - Alta Val d’Illasi si è mosso per rendere meno difficile questi giorni di festività. Gli scatoloni sulla porta dei negozi di Badia Calavena con la scritta «Raccolta alimentare» hanno permesso di raccogliere nella giornata di sabato 16 diversi chilogrammi di pasta, riso, salsa di pomodoro, olio, omogeneizzati, biscotti, latte, caffè e zucchero che i volontari hanno voluto consegnare in municipio al sindaco Emanuele Anselmi perché lo destini alle famiglie più bisognose del paese. «Il Comitato è nato dall’esigenza di essere a fianco dei cittadini in difficoltà in maniera concreta, non speculando come si vede fare dalle associazioni e cooperative che operano nel campo dei migranti, purtroppo anche nella nostra valle», spiegano i responsabili del Comitato, e quindi sottolineano: «Le istituzioni sono lontane dall’accorgersi di avere alcuni propri cittadini che sono sulla soglia della povertà e preferiscono girare la testa, foraggiando cooperative che sfruttano altri miserabili invece di aiutarli: noi combattiamo questa accoglienza criminale e ci collochiamo come anello tra i cittadini e le istituzioni, per essere pronti a rispondere a ogni richiesta di aiuto che venga da famiglie in difficoltà. E lo facciamo senza il secondo fine di un guadagno». La raccolta alimentare è stata pubblicizzata sui social e ha ottenuto una grande risposta non solo dai clienti dei negozi, ma dagli esercenti stessi e da un amico del comitato che ha voluto aggiungere a ogni pacco dei berretti per bambino cuciti a mano. Gli organizzatori hanno poi accompagnato il pacco con un biglietto di auguri. «Ringraziamo tutti per la disponibilità e in particolare il sindaco Anselmi che ha sostenuto e apprezzato la nostra iniziativa», concludono, promettendo che non sarà l’unica iniziativa di questo tenore. «Mi compiaccio perché le persone sapevano di aiutare i propri concittadini e hanno risposto generosamente», commenta il sindaco Anselmi, «il gesto ha anche una valenza politica, perché pur spendendo oltre 20mila euro all’anno per il sociale non ho risposte da dare alle famiglie in difficoltà che bussano alle porte del municipio». «Adesso con l’aiuto dell’assistente sociale individueremo le famiglie in maggior difficoltà alle quali destinare questo insperato regalo per le festività», conclude il primo cittadino. • V.Z.

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