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«Ascoltare i colori dell’anima»
Così i bimbi crescono meglio

I 110 «quadri» degli studenti della  primaria di Cerro in mostra alla Gran Guardia per Maggio scuola
I 110 «quadri» degli studenti della primaria di Cerro in mostra alla Gran Guardia per Maggio scuola
I 110 «quadri» degli studenti della  primaria di Cerro in mostra alla Gran Guardia per Maggio scuola
I 110 «quadri» degli studenti della primaria di Cerro in mostra alla Gran Guardia per Maggio scuola

Chiude oggi, ed è un evento da non perdere all’interno della rassegna «Maggio scuola» alla Gran Guardia, la mostra di pittura «Ascoltare i colori dell’anima», delle classi prime, seconde, quarte e quinte della scuola primaria di Cerro: 110 piccoli quadri, uno per ciascuno dei bambini che hanno partecipato al laboratorio organizzato dall’esperta Ilaria Squarzoni con il sostegno dell’insegnante Rosanna Pomari.

«Abbiamo pensato che non ci sia solo il computer e la robotica per lo sviluppo armonico dei bambini, tanto più che è evidente come alcuni di loro riescano a dare il meglio di sé solo nel mondo dell’arte. Per questo abbiamo dato vita a questo progetto che coinvolge tutte le classi, con eccezione delle terze che sono state impegnate in un altro progetto. Di solito puntavamo sul teatro, ma quest’anno abbiamo pensato all’arte e di lavorare in particolare sulle emozioni e sull’ascolto», riferisce l’insegnante.

Ci sono così stati quattro incontri dove i temi sono stati: l’ascolto di se stesso, dell’altro, dell’artista e il messaggio che si vuole mandare a quelli che ci ascoltano.

Per ogni tappa c’era una momento di riflessione e poi lo spazio dedicato alla creatività: con materiale riciclato portato da casa o fornito da Amia, i bambini si sono inventati i quadri più belli, a volte ispirandosi ad artisti famosi, a volte puntando soltanto sulla forza della loro fantasia.

«Quello che è emerso», aggiunge l’artista Squarzoni, diplomata all’Accademia d’arte, «è la necessità dei bambini di essere ascoltati. Fanno sempre più fatica ad ascoltare perché sono sempre meno ascoltati dagli adulti. Per questo abbiamo puntato a tecniche di rilassamento e di ascolto fatti a coppie, dove ciascuno si raccontava all’altro. Siamo poi passati all’ascolto di un artista famoso, di linee e forme del linguaggio dell’arte».

Alcuni si sono ispirati rielaborando opere celebri in un dialogo divertente con l’artista, altri hanno dato libero sfogo alla propria fantasia. Infine a tutti è stato chiesto di lanciare un messaggio al mondo e i favori sono andati a messaggi di pace, seguiti da quelli a sostegno dell’ambiente.

L’esposizione occupa un’intera sala della Gran Guardia, dedicata tutta alla scuola di Cerro, unica della provincia invitata fuori concorso alla manifestazione organizzata dall’assessorato all'Istruzione del Comune di Verona.

Appesi in altro, sospesi a un filo, cartoncini con i pensieri dei bambini sull’esperienza del laboratorio: «Mi sono sentita bene», scrive una bimba, perché alla fine mi sono sentita un’artista. Ho imparato ad essere più calma e a diventare molto brava a disegnare. Ora la cosa più importante nel mio cuore è l’arte».

«Ho scoperto che l’arte è dappertutto ed è bellissima», scrive un altro alunno liberando nell’aria il suo pensiero e la gioia di averlo raccontato.

Vittorio Zambaldo

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