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Ambulanza in servizio 24 ore su 24 per garantire l’assistenza ai turisti

La presentazione del servizio di Croce Verde   FOTO AMATO
La presentazione del servizio di Croce Verde FOTO AMATO
La presentazione del servizio di Croce Verde   FOTO AMATO
La presentazione del servizio di Croce Verde FOTO AMATO

Anche per quest’anno cinque Comuni dell’alta Lessinia (Bosco Chiesanuova, Cerro, Erbezzo, Roverè e Velo) hanno rinnovato la convenzione con la Croce Verde Verona per il potenziamento del servizio di ambulanza, che inizierà lunedì e si protrarrà fino al 31 agosto per far fronte all’aumento delle presenze turistiche. «È da 11 anni che il servizio viene potenziato nel periodo estivo, per volontà dei sindaci a cui va dato merito di avere a cuore la salute dei propri cittadini e degli ospiti che soggiornano», ha esordito Geremy Redi, consigliere di amministrazione di Croce Verde Verona, presentando l’iniziativa nella sede provinciale e portando i saluti della presidente Perla Stancari impegnata altrove. In pratica il servizio, che ora funziona nelle ore notturne dalle 20 alle 8 e nei giorni festivi, con un’ottantina di volontari, sarà ampliato a quelle diurne: «La scorsa estate ci sono stati 45 interventi che hanno visto impegnati i nostri soccorritori per assistere chi ha subito da una semplice distorsione durante una camminata a situazioni più gravi da codice rosso. La maggior parte dei soccorsi è verso persone anziane che cercano nel fresco della montagna un periodo di riposo». «Mi rende particolarmente orgoglioso», ha aggiunto Flavio Dal Corso, responsabile della sede della Croce Verde Lessinia di Cerro, «che il potenziamento sia garantito solo con volontari della nostra sede, segno che le persone si sentono coinvolte nel servizio al proprio territorio in cui siamo presenti dal 1981, prima con la sede di Bosco e oggi con quella di Cerro. Il primo soccorso è un impegno che si aggiunge ai numerosi servizi svolti in occasione di sagre, eventi sportivi e manifestazioni. La popolazione ci conosce e ci apprezza, rispondendo con entusiasmo e generosità. A breve consegneremo una nuova ambulanza, grazie a fondi raccolti con diverse iniziative finalizzate a questo progetto». Gli amministratori presenti hanno ringraziato i volontari e riconosciuto la volontà di operare insieme per dare continuità al servizio: «La presenza di un’ambulanza 24 ore al giorno sul territorio è segno del nostro impegno concreto a favore dei cittadini e degli ospiti», ha ricordato la sindaca di Cerro Nadia Maschi, «e la missione di salvare delle vite umane, anche fosse una sola, vale il costo e l’impegno». «Dobbiamo accrescere con il tempo questa collaborazione fra sindaci e volontariato», ha riconosciuto la sindaca di Roverè Alessandra Ravelli, ringraziando Maschi per il ruolo di capofila e per il richiamo annuale al rispetto dell’impegno. A Roverè, come ha ricordato Redi, anni fa ci fu un salvataggio in extremis per un arresto cardiaco durante un matrimonio, grazie a due volontari di Croce Verde, uno dei quali presente in chiesa come invitato e l’altro a pochi metri, impegnato in un cantiere edile. Il loro tempestivo intervento con massaggio cardiaco a mani nude salvò l’uomo mantenendolo in vita fino all’arrivo dell’automedica. «Questo dimostra che in montagna tutti siamo volontari in tante cose se provvisti degli adeguati strumenti formativi e di supporto come i defibrillatori», ha aggiunto Daniele Garonzi, consigliere comunale a Bosco Chiesanuova con delega alla Protezione civile e che da quattro anni è impegnato in una campagna di sensibilizzazione sul tema: «Abbiamo collocato sei defibrillatori esterni in tutte le principali frazioni e formato 140 operatori, due dei quali hanno salvato la loro mamma a Lughezzano in un evento simile a quello di Roverè». Ha aggiunto che è innato nella gente della Lessinia il concetto di «resilienza», cioè di capacità di far fronte in maniera positiva a eventi traumatici e di riorganizzare positivamente la propria vita: «Questo spiega anche perché, pur in condizioni disagiate per comunicazione e trasporti, rispondiamo positivamente e con sorprendenti risorse ai bisogni propri e della comunità». Lo confermano anche i volontari della Croce verde che operano sul territorio: «È vero che le distanze a volte sono proibitive, ma in tre minuti dalla chiamata di notte e in un minuto in quella di giorno siamo già con l’ambulanza in strada e capita che quando arriviamo siano le persone stesse a stupirsi di vederci già presenti», ha riferito Dal Corso. La sindaca Maschi ha ricordato l’impegno del tavolo tecnico aperto con la Regione perché il territorio non sia privato dei servizi essenziali: «Non pretendiamo di avere il pronto soccorso sulla porta di casa, ma tempi ragionevolmente brevi per raggiungerlo e operatori adeguatamente formati sono le nostre richieste». Redi ha confermato che la nuova ambulanza destinata alla Lessinia avrà un motore potenziato, provvista della trazione integrale e gomme termiche sempre montate: «Ci costa di più, ma anche grazie alla grandissima sensibilità del territorio possiamo garantire il meglio». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

V.Z.

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