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A Velo finora
quattro
attacchi

Sono 29 i capi appartenenti al patrimonio zootecnico e predati da lupi o canidi (l'attribuzione non è sempre possibile con certezza) da inizio 2016 in Lessinia. Di questi, sedici appartengono ad aziende della Lessinia veronese e tredici a quella trentina. Dei 15 eventi verificatisi nel Veronese, l'inizio è stato il 7 gennaio in località Tezze di Velo ai danni di una pecora e l'ultimo a Scardon di Roverè il 6 luglio su un vitello, con un solo caso di doppia predazione, a Camposozzo-Valle di Bosco Chiesanuova per due pecore il 26 gennaio. Tutti i sedici capi predati sono stati uccisi, nessuno è stato ferito o soppresso successivamente per le ferite subite, segno che l'attacco è stato portato da esemplari adulti. Ne hanno fatto le spese sei pecore, una capra, un asino e otto vitelli: sei predazioni sono state attribuite a canide, con Velo in testa per numero di eventi (quattro), seguito da Bosco Chiesanuova e Selva di Progno (tre ciascuno), Roverè (due), Badia Calavena, Erbezzo e Sant'Anna d'Alfaedo (una ciascuno).

NELLA LESSINIA TRENTINA sono stati registrati cinque eventi predatori attribuibili a lupo o canide e tutti nel Comune di Ala. Sono cominciati più tardi (29 aprile), ma con attacchi a un numero maggiore di capi (quattro pecore a Gere Val d'Ala e altre quattro più due capre a Sega di Ala). Vitelli sono le ultime tre vittime, tutti nelle malghe Scortigara di Mezzo (due capi in due episodi diversi) e Boldera (un capo).

RISPETTO allo stesso periodo del 2015 (da inizio anno ai primi dieci giorni di luglio) le predazioni sono aumentate di poco nel Veronese (da dieci a sedici), mentre più animali domestici del Trentino dove i primi sei mesi del 2016 hanno quasi raggiunto il livello dell'intero anno passato (tredici predazioni contro le quattordici di tutti e dodici i mesi del 2015). V.Z.

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