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A Strasburgo il voto
che rende più elastica
la tutela dei carnivori

Il Parlamento di Strasburgo
Il Parlamento di Strasburgo
Il Parlamento di Strasburgo
Il Parlamento di Strasburgo

Mercoledì scorso il Parlamento europeo riunito a Strasburgo ha votato a stragrande maggioranza una risoluzione a favore di un approccio più pragmatico sul tema della conservazione della natura.

Si partiva dalla discussione avvenuta in commissione per l’ambiente del «Piano d’azione per la natura, le persone e l’economia», con l’importante aggiunta della richiesta di una procedura per modificare lo stato di protezione delle specie, quando abbiano raggiunto un livello di conservazione favorevole.

È la notizia che aspettavano quanti lamentavano che in alcune regioni sono cresciute a dismisura le grandi popolazioni di carnivori, portando a inaccettabili conflitti con le comunità rurali, in particolare gli allevatori di bestiame.

Il voto del Parlamento europeo riconosce che non è più possibile una rigida protezione di alcune popolazioni di carnivori e questo anche grazie al successo delle regole imposte in questi anni a tutela. Si è evidenziata la necessità di migliorare la coerenza tra biodiversità e politica agricola, invitando la Commissione europea ad «approcci flessibili all’attuazione delle norme che tengano conto delle circostanze nazionali specifiche». Il Parlamento europeo invita la Commissione a promuovere e proporre mezzi e finanziamenti per lo sviluppo di piani di gestione transfrontalieri per i grandi carnivori. L’europarlamentare sudtirolese Herbert Dorfmann, che ha contribuito alla stesura della proposta di risoluzione come relatore del Partito popolare europeo, è soddisfatto: «Il voto di oggi rappresenta una pietra miliare nel dibattito sul lupo. Per la prima volta è riconosciuto che la sua protezione non può essere assoluta e che lo sviluppo delle aree rurali, dell’agricoltura locale e del turismo sono, perlomeno, altrettanto importanti. Il lupo, come anche l’orso bruno, è classificato dalla direttiva Habitat come una specie particolarmente protetta. Tuttavia, in vari luoghi e anche nelle Alpi, ci sono popolazioni di lupo stabili. Sicuramente, non si tratta di una specie a rischio estinzione in Europa». «In Italia, però, nonostante un annoso dibattito, non si è ancora riusciti ad approvare un piano di gestione e perciò il lupo continua a godere di protezione assoluta. Non si può assistere passivamente al ritorno del lupo nelle Alpi», conclude Dorfmann, «serve una collaborazione a livello europeo, statale e locale, per trovare una soluzione condivisa. Il voto in Parlamento europeo rappresenta il passo giusto nella giusta direzione». V.Z.

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