Crazy è sparito ormai da più di una settimana. Ma il suo padrone, e tantissime persone che se ne sono prese a cuore le sorti, continuano a cercarlo instancabilmente in mezzo alla nebbia che avvolge il Carega. In questi due giorni in Lessinia, al freddo e sotto una pioggia torrenziale, c’erano decine di persone e di cani a cercare il pastore australiano disperso domenica scorsa. Crazy è un blue merle di proprietà del legnaghese Roberto Bertassello.
Domenica scorsa, attorno alle 11, Crazy e Shadow, un altro pastore australiano, hanno fatto perdere le loro tracce. Erano appena sopra il rifugio Scalorbi: Roberto stava dando loro da bere, quando i due cani hanno visto un camoscio e hanno cominciato ad inseguirlo. Dopo tre giorni di disperate ricerche Shadow, un red merle di due anni, è stato ritrovato: era impaurito e stanco, ma stava bene. Di Crazy, però, ancora nessuna traccia. La ricerca sta tenendo con il fiato sospeso migliaia di persone: Roberto sul suo profilo pubblico di Facebook ha cercato di aggiornare puntualmente tutti su quello che stava succedendo, ottenendo centinaia di messaggi di incoraggiamento ma soprattutto aiuti concreti.
«Ci hanno chiamato anche dal Trentino», racconta la sorella Elena: amici ma anche perfetti sconosciuti si sono uniti alle ricerche e sabato sono entrati in azione i «cani molecolari» di New Moon, un’associazione piemontese specializzata nella ricerca di animali. I cani hanno fiutato qualcosa e i soccorritori hanno capito che Crazy aveva mangiato del cibo lasciato in una grotta. Ieri alle ricerche sono state fatte partecipare diverse cagnoline in calore, sperando servissero da richiamo per il pastore australiano. Questa mattina all’alba sono riprese le ricerche: si ipotizza che Crazy, a causa del clima rigido, possa essersi spostato più a valle verso Giazza. Ancora nessun risultato, ma domani alle 7.30 si riparte. Nel frattempo è nata una pagina Facebook: su Tutti insieme per Crazy si sta anche ipotizzando di raccogliere fondi per una nuova ricerca con i cani molecolari.