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«Una vittoria di grande importanza»

Esultano per il rinvio del Piano le associazioni ambientaliste, animaliste e il Movimento 5 Stelle che si erano espressi in maniera decisamente contraria all’applicazione di qualsiasi deroga per avviare l’abbattimento selettivo dei lupi. «Siamo riusciti a sventare un secondo disperato tentativo delle Regioni Toscana, Veneto, Trentino Alto Adige e Valle d’Aosta, di dare il via libera, sul filo della legislatura in dirittura d’arrivo, al ministro Gian Luca Galletti per autorizzare le uccisioni legali dei lupi in Italia, dopo 46 anni di integrale protezione», scrive la Lav (Lega antivivisezione), che non ha fatto mistero di aver incontrato alcuni presidenti di Regione all’ingresso della conferenza per far pressione attraverso colloqui diretti e con la campagna social #CacciaunNO. «È un risultato importantissimo, che scongiura quella che sarebbe stata una gravissima apertura al bracconaggio di Stato», dichiara la Lav. L’Enpa (Ente nazionale protezione animali) a sua volta esprime «apprezzamento per la decisione e conferma la propria disponibilità a incontrare le istituzioni per trovare una soluzione condivisa, ma senza alcuna possibilità di uccisioni». «Convivere con i lupi è possibile, ci sono metodi scientifici non cruenti ed efficaci che permettono di evitare possibili situazioni problematiche. Da mesi il ministro Galletti, venendo meno ai propri doveri istituzionali, rifiuta di interloquire con il mondo animalista e ambientalista. Un rifiuto di dialogo di cui si avvantaggiano gli allevatori estremisti e i bracconieri», denuncia Enpa, che intende proseguire con il mail bombing (invio di catene di mail) sul ministero dell’Ambiente contro l’abbattimento dei lupi, che in meno di 48 ore ha già raccolto ben 320mila adesioni. V.Z.

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