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«È la strada in attesa
di un piano nazionale»

«Ho approfittato della discussione che si è aperta sulla direttiva Habitat e sulla scia delle indicazioni fornite anche dalle Province autonome di Trento e Bolzano per chiedere di rivedere la posizione comunitaria in materia di grandi predatori». Spiega così l’origine della sua lettera l’assessore regionale Giuseppe Pan, che aggiunge: «In sede di revisione dobbiamo pensare a proteggere gli allevatori come categoria in declino, piuttosto dei lupi, che invece sembrano in ottima salute nella nostra regione. Siamo in attesa di un piano di gestione nazionale fermato dal Governo e nel frattempo ho pensato che questa sia una via da percorrere, stavolta partendo dall’alto, da Bruxelles, per scendere poi via via a cascata fino alle istituzioni locali», anticipa Pan, che annuncia l’intenzione di andare prossimamente nella capitale belga per seguire da vicino l’evolversi della questione. Gli sta a cuore il tema dell’agricoltura e della tutela della biodiversità: «Se vogliamo davvero difendere questo, necessariamente si deve trovare forme di gestione e l’allontanamento delle specie aggressive da territori che non le possono contenere. Diamo delle risposte tecniche a un problema che sta esplodendo in tutta Europa», aggiunge Pan. Abbandonata allora la linea delle prevenzione con recinti e altri sistemi utili? «No, quella prosegue, ma ci incamminiamo anche su altre strade, dal momento che vediamo quanto l’aumento esponenziale delle predazioni non sia contenuto da efficaci misure di dissuasione dalle predazioni», precisa. V.Z.

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