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Un cippo per due
A Mazzurana e Motta

Il cippo a Mazzurana e Motta
Il cippo a Mazzurana e Motta
Il cippo a Mazzurana e Motta
Il cippo a Mazzurana e Motta

Solenne cerimonia per il 4 novembre a Bussolengo con la partecipazione delle rappresentanze d’arma, della Protezione civile, del Consiglio dei ragazzi e del Corpo bandistico. Il momento più toccante nell’area del Monumento alla vittoria, dove è stato scoperto dal sindaco Paola Boscaini e dal presidente della sezione bussolenghese dell’Associazione nazionale combattenti e reduci, Gilberto Pozzani, il cippo in memoria del soldato Riccardo Mazzurana e del piccolo Giovanni Motta. Il primo morì nel 1920 per le ferite riportate in guerra nel 1917 ed è ora inserito a buon diritto nell’elenco dei caduti di Bussolengo. Il secondo era un bambino morto a dieci anni a causa dello scoppio di ordigni militari trovati in un campo, vittima innocente della Grande guerra. Le due vicende sono state riportate alla luce dallo storico Gianni Ridolfi che ha curato il volume «Gli immortali», dedicato ai caduti di Bussolengo. Oggi , la celebrazione della Festa dell’unità nazionale e della Giornata delle forze armate si svolgerà a San Vito al Mantico, con inizio alle 10.15 nella chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista per la messa. A seguire, deposizione delle corone alle lapidi dei Caduti, alla chiesa del Corno Basso. L.C.

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