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Tra i dipendenti
e il Comune
c’è alta tensione

Il municipio di San Martino Buon Albergo
Il municipio di San Martino Buon Albergo
Il municipio di San Martino Buon Albergo
Il municipio di San Martino Buon Albergo

È in stato di agitazione sindacale il personale dipendente del Comune di San Martino Buon Albergo, compreso quello della polizia locale, decisione presa in accordo fra le sigle di Cgil, Cisl, Uil e Csa Funzione pubblica e i rappresentanti interni, che si fanno interpreti delle richieste dei lavoratori. Ne è stata data comunicazione al prefetto Salvatore Mulas, alla Commissione di garanzia per il diritto di sciopero nei servizi pubblici essenziali, al sindaco Valerio Avesani, alla segretaria comunale Daniela Alessi e al comandante della polizia locale Castrese Coppola.

Si chiede un incontro di conciliazione per risolvere problematiche che si sono accumulate nel tempo e cercare una soluzione condivisa, nell’interesse dei dipendenti e dei cittadini.

IN PRATICA non si blocca l’attività del municipio, che sarebbe una soluzione gravissima in un periodo così a ridosso delle elezioni amministrative, ma si preparano azioni di lotta che potrebbero anche confluire in manifestazioni o forme diverse di sciopero. All’assemblea che ha stabilito lo stato di agitazione c’erano 36 dei 72 dipendenti, e sette dei presenti si sono espressi in modo contrario allo stato di agitazione. Successivamente altri 14, al momento, si sono dissociati dall’iniziativa dei sindacati, sottoscrivendo un formale documento.

Ma perché si è arrivati a questa tensione? «È da quasi due anni ormai, che, senza alcun esito positivo, si è intrapresa una lunga trattativa in merito alla possibilità di finanziare le progressioni economiche orizzontali al personale meritevole. Permette di realizzare un avanzamento unicamente economico senza mutamento del profilo professionale, tuttavia detta negoziazione non ha portato ad alcun risultato concreto, nonostante la parte sindacale abbia avanzato varie soluzioni, tutte però alla fine respinte dall’amministrazione, la quale, pur essendo teoricamente favorevole, ha ritenuto di non accettare alcuna delle proposte di mediazione avanzate», confermano i sindacati per voce di Nicola Cavedini (Csa), Daniela Prencipe (Uil Fpl), Antonio De Pasquale (Cgil Fp) e Maurizio Olivato (Cisl Fp).

ULTIMAMENTE inoltre l’ amministrazione comunale ha comunicato che il fondo di produttività 2016 (poco meno di 20mila euro) non era stato certificato dal revisore del conto, in quanto era venuta meno la disponibilità in bilancio a seguito di minor risparmi accertati.

«Abbiamo sempre suggerito e insistito che le risorse provenissero da processi di razionalizzazione e di riorganizzazione delle attività e che fossero destinate dall'ente al raggiungimento di specifici obiettivi di produttività e di qualità, ma purtroppo non è mai avvenuto. Anzi l'amministrazione ha preferito impegnare parte delle risorse di parte del fondo per il finanziamento di progettualità finalizzate a incrementare servizi», denunciano i sindacati.

Per il Fondo 2017, l'amministrazione ha deciso di stanziare 15mila euro, nella prospettiva di attivare i turni della polizia municipale, «ma a parte il fatto che la cifra pare incomprensibile alla luce della reale possibilità di attivare la turnazione del personale della polizia locale, pare che detta scelta sia stata la conseguenza della proclamazione dello stato di agitazione del personale che invece avanzava una serie di rivendicazioni, soprattutto in merito alla “fantomatica” nuova sede del Comando», osservano i sindacati.

IN UN TENTATIVO di conciliazione in Prefettura, il sindaco Avesani si era infatti presentato con le chiavi di un nuovo ufficio dove trasferire il Comando, «ma poi di fatto erano quelle di un appartamento che attende ancora il cambio di destinazione», ha scoperto Daniela Prencipe di Uil Fp. Intanto secondo la denuncia dei sindacati la polizia locale continua a operare nello stabile di via Radisi, inadeguato agli stessi agenti e al pubblico che vi entra, con carenze strutturali e igieniche evidenti.

«A FRONTE della nostra richiesta di valorizzazione del personale», ricordano i sindacati, «la risposta del Comune è stata quella di scatenare una e vera propria guerra tra poveri, decurtando il fondo per la produttività per istituire un’indennità di turno sulla polizia locale che lo stesso personale di polizia ora non vuole, per non danneggiare i colleghi, e che quando era stata chiesta, nel 2014 e 2015, era stata rifiutata dalla stessa amministrazione, chiedendo invece che l'orario della polizia locale fosse articolato senza alcun turno».

«A mio parere», conclude Prencipe, «se fossero stati gli operai del Comune a proclamare lo stato di agitazione, con molta probabilità la stessa amministrazione avrebbe richiesto maggiori disponibilità per l’indennità di reperibilità, danneggiando parimenti tutti gli altri colleghi, e solo per creare una guerra interna fra poveri».

Per quanto riguarda la polizia locale è disposto il blocco del lavoro straordinario e di qualunque altra forma di prestazione di lavoro oltre l’ordinario di svolgimento dell’attività lavorativa nell’arco delle 36 ore settimanali, ed escludendo qualsiasi prestazione lavorativa in giorno festivo, anche infrasettimanale.

Vittorio Zambaldo

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