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Strage di pesci nel Fibbio Inquinamento da fognatura?

Trote trovate morte nel Fibbio
Trote trovate morte nel Fibbio
Trote trovate morte nel Fibbio
Trote trovate morte nel Fibbio

Una moria di pesci lungo il Fibbio nella giornata di giovedì ha allarmato i pescatori che hanno denunciato il fatto all’Associazione pescatori della Provinciale di Verona (Appv) la quale ha allertato a sua volta la Polizia provinciale e la polizia locale di San Martino Buon Albergo.

Il sopralluogo ha permesso di verificare che effettivamente i danni erano ingenti e non si trattava di morti per asfissia a causa della poca acqua che il fiume ha in questo periodo. Più probabile un improvviso inquinamento la cui natura dovrà essere stabilita dalle analisi.

Campioni d’acqua prelevati dalla Polizia provinciale sono ora nei laboratori di analisi dell’Arpav, mentre alcune trote e altri pesci raccolti morti nel letto del fiume sono finiti all’Istituto zooprofilattico delle Venezie per la ricerca delle cause della strage.

Del fenomeno è stato interessato il tratto di fiume a sud del paese e pare che il forte temporale di mercoledì sera abbia intasato le fognature dove confluiscono in un’unica condotta acque nere degli scarichi domestici e quelle bianche delle caditoie stradali e dei tetti.

Secondo quando scritto da Appv, sulla propria bacheca Facebook, a sfiorare nel Fibbio sarebbe stata una condotta investita dalla marea d’acqua, la quale non ha retto l’urto scaricando direttamente nel fiume Fibbio a monte del ponte della ferrovia.

IL CONSEGUENTE inquinamento, in concomitanza con la scarsità d’acqua pulita presente in quel momento nel fiume, ha fatto morire pesci di 70 centimetri di lunghezza e pesciolini di 5 centimetri. «Mi sento di escludere la siccità come causa, perché i pesci avrebbero avuto tutto il tempo di seguire il corso del fiume per rifugiarsi in aree più sicure. Aspettiamo le analisi prima di puntare il dito», osserva Anna Maggio, comandante della Polizia provinciale di Verona, che riferisce di aver avuto analoga segnalazione anche per il corso dell’Alpone nei pressi della confluenza con il Chiampo, ma lì non sono state riscontrate anomalie.

Pare invece che il fenomeno verificatosi sul Fibbio non sia raro e che si ripeta con una certa frequenza quando c’è una concomitanza di cause come è successo in questi giorni. V.Z.

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