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Salvini governa. «E gli altri in alto mare»

Il carro «Tizio Caio e Sempronio» con il premier Giuseppe Conte e il vicepremier Luigi Di Maio
Il carro «Tizio Caio e Sempronio» con il premier Giuseppe Conte e il vicepremier Luigi Di Maio
Il carro «Tizio Caio e Sempronio» con il premier Giuseppe Conte e il vicepremier Luigi Di Maio
Il carro «Tizio Caio e Sempronio» con il premier Giuseppe Conte e il vicepremier Luigi Di Maio

Il presidente americano Donald Trump, i vicepremier Matteo Salvini e Luigi Di Maio e Giuseppe Conte, presidente del Consiglio: la politica la fa da padrona alla sfilata del Gran Carnevale di Bussolengo che chiude il mese dei festeggiamenti di San Valentino con una edizione, la 308a, da mettere in cornice. Anche quest’anno, vento gelido, ma sole e tanta gente su tutto il percorso per carri e mascherine fino all’arrivo in via Paolo veronese. Sono venute maschere dalla provincia e da fuori provincia (il principato di Franciacorta e Mirandola e Madame Favetta da Lonigo). Oltre a Papà del Gnoco e la sua corte con le maschere più importanti della Valpolicella, del Baldo Garda e, per la prima volta, il gruppo storico di Legnago La corte di Vienna ai tempi di Salieri. Simpatica la presenza di una maschera vestita come il presidente Trump che ha voluto posare per una foto con Papà del Gnoco, tra gli applausi della gente. Il commento ironico alla situazione politica è stato interpretato da due carri allegorici. I ministri Tizio, Caio e Sempronio tentano di salvare la Lupa capitolina esausta e sfinita, munta da tutti: riusciranno nell’impresa? È questo il tema del carro del Gruppo carnevale Cappello di Pozzomoretto che si avvale della collaborazione dell’artista bussolenghese Bruno Prosdocimi che ha disegnato i profili dei tre protagonisti, ambientando la scena allegorica nell’antica Roma. Più diretto il richiamo all’attualità politica nel carro del gruppo Il Sasso di Rosegaferro: «Noi andiamo a governare e tutti gli altri in alto mare», con un chiaro riferimento alla politica di Salvini della chiusura dei porti italiani alle organizzazioni non governative cariche di profughi. Il ministro dell’Interno, a rendere ancora più sarcastico il messaggio, è un guerriero medievale chealza il dito medio della mano destra. Lunga la sfilata dei carri e della maschere aperta dal Corpo bandistico Città di Bussolengo: i Butei de Domeiara con «Pianeta al crollo, pronti al decollo» anticipano il gruppo Alla volta del paradiso di Volta Mantovana che porta in sfilata «Mascherati ella rete» e «I pochi ma boni» di Fane di Negrar. Sul palco dell’associazione Nati par el carneal che organizza l’evento, Fabrizio Checchini, il colonnello McKekin, Mariolina Vendrasco Avesani, principale sponsor della manifestazione, Loretta Zaninelli presidente del Coordinamento dei carnevali della provincia, Valerio Corradi, presidente del Bacanal del gnoco e esponenti dell’amministrazione comunale. «Il Gran Carneal de Bussolengo», dice Checchini, «è ogni anno più grande e bello e la risposta della gente ci incoraggia a proseguire. Bussolengo merita un carnevale all’altezza della sua importanza». •

Lino Cattabianchi

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