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Primo Consiglio
subito un ostacolo
per Gastaldello

Prima gatta da pelare questa sera in Consiglio per il neo sindaco Attilio Gastaldello
Prima gatta da pelare questa sera in Consiglio per il neo sindaco Attilio Gastaldello
Prima gatta da pelare questa sera in Consiglio per il neo sindaco Attilio Gastaldello
Prima gatta da pelare questa sera in Consiglio per il neo sindaco Attilio Gastaldello

Si annuncia polemica aperta nella prima riunione di Consiglio comunale a San Giovanni Lupatoto convocata per stasera alle 21 in municipio. All’ordine del giorno ci sono la convalida degli eletti, compreso il sindaco, e le eventuali surroghe. Ma la battaglia è destinata a esplodere su uno dei punti successivi, la comunicazione dei componenti della giunta comunale e in particolare sul conferimento delle deleghe per materia ai consiglieri comunali di maggioranza da parte del sindaco.

Su questo punto le forze di opposizione intendono avanzare una serie di contestazioni. «Le deleghe ai consiglieri sono illegittime e noi abbiamo intenzione di scatenare i nostri legali impugnando i provvedimenti con i quali il sindaco ha conferito la delega», anticipa il consigliere di opposizione Umberto Rebonato. «Il tema si era presentato anche nel 2006, durante la parte finale dell’amministrazione guidata dall’allora sindaco Taioli, e dagli approfondimenti svolti era poi risultato che questa strada era impercorribile».

La questione verte sul fatto che il consigliere comunale appartiene a un organo, il Consiglio comunale, che si caratterizza per la terzietà che lo contraddistingue, essendo destinato al controllo e all'indirizzo politico-amministrativo, e in special modo alla verifica periodica dell'attuazione delle linee programmatiche da parte del sindaco e dei singoli assessori. In questo senso l'attività di delega del sindaco, per essere legittima, dovrebbe evitare la commistione tra l'attività di controllo medesima e lo svolgimento di competenze proprie degli assessori.

In sostanza il consigliere comunale delegato deve evitare atti a rilevanza esterna o che si concretizzano in atti di gestione amministrativa spettanti invece agli organi burocratici preposti.

Per respingere queste obiezioni, Gastaldello sarebbe orientato ad attribuire deleghe «non deliberative». Sarebbero incarichi e autorizzazioni indirizzati ai consiglieri ad occuparsi di una determinata materia proponendo al sindaco i provvedimenti da adottare. Si tratta di un potere sostanziale ma ufficioso e non ufficiale.

Il sindaco Gastaldello una certa attività ostile delle forze di opposizione deve peraltro metterla in conto. Ieri ad esempio, ha dovuto affrontare le critiche di chi rilevava un’anomalia nel fatto che nella sua giunta di recentissima nomina (il decreto di nomina degli assessori risale a martedì) tre posti di assessore su cinque risultassero attribuiti a ex componenti (Fabrizio Zerman, Luisa Meroni e Maurizio Simonato) della ex giunta guidata dallo stesso ex sindaco Zerman.

«Il perché di queste nomine è presto detto», ribatteva Gastaldello a chi avanzava il rilievo. «Io ho assoluto bisogno che gli assessori si mettano subito a correre sugli obiettivi del programma elettorale e per questo ho cercato un mix fra amministratori già esperti e nuovi». A mani esperte Gastaldello sembra volersi affidare anche per le parte delle deleghe che il sindaco ha trattenuto per sé: polizia municipale, sport, bilancio, personale, ambiente e frazioni.

Per lo sport Gastaldello pare voler puntare su una supervisione da affidare a Giampaolo Aloisi, già assessore allo sport delle giunta Zerman, che però non è stato eletto consigliere comunale ma che potrebbe avere la presidenza dalla costituenda consulta dello sport e svolgere di fatto le funzioni di uno pseudo assessore.

Lo stesso potrebbe accadere per l’ambiente. In questo caso il sindaco potrebbe avvalersi della consulenza e delle competenze di Roberto Facci, ambientalista lupatotino della prima ora che già seguiva l’ambito dell’ambiente ai tempi della giunta Zerman (è uno degli ideatori della pista ciclabile delle Risorgive).

Renzo Gastaldo

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