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Pista delle Risorgive
siamo alla volata finale

L’asfaltatura della pista delle Risorgive nel territorio di San Giovanni Lupatoto
L’asfaltatura della pista delle Risorgive nel territorio di San Giovanni Lupatoto
L’asfaltatura della pista delle Risorgive nel territorio di San Giovanni Lupatoto
L’asfaltatura della pista delle Risorgive nel territorio di San Giovanni Lupatoto

Procedono con il vento in poppa i lavori per la realizzazione del percorso ciclabile delle Risorgive, la pista che dovrebbe mettere in comunicazione l’Adige con il Mincio. La previsione è di rispettare la scadenza per la conclusione delle opere fissata contrattualmente per la fine del prossimo mese di luglio.

«Tutto lascia credere che l’intervento, grazie ai continui pressing degli uffici e della direzione lavori, verrà concluso nei tempi previsti», dice Fabrizio Zerman, assessore ai lavori pubblici del Comune di San Giovanni Lupatoto, comune capofila della cordata di enti coinvolti dal passaggio del percorso ciclabile. «Dobbiamo dare atto anche all’imprese assegnatarie delle opere dell’impegno profuso per il rispetto delle tempistiche».

Il percorso ciclabile attraversa (oltre al comune lupatotino) i territori di Zevio, Buttapietra, Castel d’Azzano, Vigasio, Povegliano, Villafranca e Valeggio.

Le quattro ditte che stanno svolgendo i lavori sono la Cobit Srl di Sona, la Mozzo Scavi di San Giovanni Lupatoto, l’impresa Bellesini Edoardo Srl di Villafranca e la Eurocostruzioni di Colà di Lazise, riunite in una associazione temporanea di impresa. Si sono divise le opere in quattro segmenti: la Eurocostruzioni sta seguendo l’ultimo tratto verso il Mincio, la Bellesini sta completando il sottopasso all’autostrada, la Cobit effettua i lavori del tratto intermedio e la Mozzo Scavi sta curando il completamento del tratto che raggiunge l’Adige.

Un quadro preciso dello stato di avanzamento dei lavori lo fornisce l’ingegner Stefano De Pietri, dirigente del Consorzio di Bonifica Veronese che ha l’incarico di direttore lavori. Ricordiamo che la nuova pista in via di realizzazione corre quasi completamente lungo gli argini destro e sinistro del Canale Raccoglitore, il corso che raccoglie gli scarichi non fruiti dell’acqua irrigua del medio veronese.

«IL TRATTO da Villafranca a Povegliano e quello da Povegliano a Castel d’Azzano sono pronti al 75 per cento», spiega il direttore dei lavori. «La parte di percorso cha va da Castel d’Azzano a Buttapietra e quella che congiunge con l’Adige sono oltre il 50 per cento. In termini di ore di lavoro effettuate siamo oltre il 65 per cento. In termini di spesa c’è da affrontare nelle prossime settimane la quota più importante che è collegata alla posa dell’asfalto, il materiale più costoso, per cui è previsto uno strato di 7 centimetri da distendere sul misto in cemento appena messo a dimora».

Il dirigente informa che sono stati completati anche i due sottopassi previsti: quello alla linea ferroviaria del Brennero o quello all’autostrada A22. Sono invece in attesa di installazione le due passerelle metalliche previste per consentire alla pista ciclabile il superamento del fiume Tartaro e della fossa Baldona.

«Abbiamo ragione di prevedere che, salvo eventi al momento non prevedibili, il termine per la conclusione delle opere, fissato per fine luglio, sarà rispettato», dice l’ingegner De Pietri. «In agosto contiamo di fare sia il collaudo statico sia quello amministrativo, poi consegneremo il tutto al Comune di San Giovanni Lupatoto che avrà due mesi di tempo per completare il percorso burocratico, effettuare i pagamenti e rendicontare il tutto alla Regione Veneto entro fine ottobre».

La pista delle Risorgive misura 35,7 chilometri e va da San Giovanni Lupatoto a Valeggio. Corre di fianco al canale raccoglitore per 17,5 chilometri e per altri 17,8 chilometri passa su strade pubbliche esistenti. Il percorso ciclabile ha una larghezza di 2,70 metri, di cui 2,5 occupati dalla sede stradale, con pavimentazione realizzata con un substrato in stabilizzato coperto da uno strato di asfalto.

Renzo Gastaldo

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