<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">

«Mi raccontavo bugie Ma ero un’alcolista»

Lino Cattabianchi Problemi della dipendenza dall’alcol al centro dell’interclub promosso a Bussolengo da Acat Sirius, l’Associazione club alcologici territoriali, che ha premesso un titolo significativo del percorso di uscita dalla schiavitù: «Con il coraggio di ammettere, diventiamo protagonisti». «Ci sono stati, infatti, momenti molto emozionanti, ascoltando le testimonianze delle persone coinvolte che ci hanno fatto capire che insieme si può uscire dalle dipendenze», spiega Marisa Speri. Acat Sirius segue il metodo Hudolin che fa leva sul coinvolgimento di tutta la famiglia, dove ognuno diventa responsabile dell’altro o meglio dove tutti sono responsabili di tutti. Toccanti le testimonianze. «Credevo di avere un bere consapevole, ma era una bugia che mi raccontavo. I miei figli, quando si avvicinavano, mi spostavano la faccia perché puzzavo di vino. Durante la notte mi svegliavo con la “sete” e poi non riuscivo più ad addormentarmi e andavo al lavoro spossata», racconta Giovanna, «finché ho desiderato cambiare questo stile di vita, che mi stava portando via tante cose: ero ingrassata, avevo perso l’autostima. Ho incominciato ad andare al Club dove ho appreso quanti danni provoca l’alcol. Da li è iniziata la mia rinascita». Acat Sirius partecipa attivamente al Tavolo dipendenze del Comune di Bussolengo. L’idea di creare questo Tavolo è nata da un incontro all’ex Ulss 22 nel 2014, sul tema «Problematiche sociali mergenti» dal quale l’assessore ai servizi sociali di Bussolengo, Stefania Ridolfi, ha colto la possibilità di rispondere con l’integrazione dei servizi del pubblico, del volontariato e del privato sociale a queste emergenze sempre più pressanti. Al Tavolo partecipano l’ assessore alle politiche sociali, il Ser-d di Bussolengo, i Servizi socio educativi, Acat Sirius, i presidi delle scuole, le associazioni parrocchiali e Giocatori anonimi. Nel corso del periodo 2014- 2017 varie iniziative sono state svolte sui problemi di gioco d’azzardo, alcol, droghe, fumo internet e bullismo. I presidi e i rappresentanti scolastici hanno chiesto il coinvolgimento degli alunni sui problemi di alcol, droga e bullismo. I ragazzi delle parrocchie si sono resi disponibili a fare corsi per preparare aperitivi analcolici da servire dopo gli eventi. Il Ser-d per formare «corsi tutor», cioè preparare ragazzi in grado di fare prove con l’alcol test e guida. «L’Acat Sirius», precisa Marisa Speri, «si impegna a preparare gli incontri sui vari problemi alcocorrelati nelle scuole e nella comunità. Il 12 febbraio 2016 si è svolto lo spettacolo Hai da spegnere di Maria Rossi, cabarettista di Zeling, la quale con un monologo mette in luce la sua dipendenza da alcol, trasformandola in chiave comica, ma non sottovalutando l’aspetto tragico della dipendenza. Sempre in collaborazione con il Tavolo dipendenze il 7 e 8 novembre “Vuoi trasgredire? non farti!” di Giorgia Benusiglio, con tre interventi sia nelle scuole che in comunità, ha coinvolto tante persone raccontando la sua storia da trapiantata di fegato causa l’assunzione di una pasticca di droga». Venerdì al teatro parrocchiale di Santa Maria Maggiore alle 20.45, Acat Sirius in collaborazione con i partner presenterà L’Elefante non è una Rosa, spettacolo con monologhi recitati da un attore con più ruoli. La relatrice Egle Ceschi spiegherà che cosa combina l’alcol. •

Suggerimenti