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Medicinali a casa e altri servizi la farmacia comunale si rinnova

La farmacia comunale di San Giovanni Lupatoto
La farmacia comunale di San Giovanni Lupatoto
La farmacia comunale di San Giovanni Lupatoto
La farmacia comunale di San Giovanni Lupatoto

Il consiglio comunale di San Giovanni Lupatoto ha approvato gli indirizzi gestionali per le società partecipate, tra cui la farmacia comunale Garofoli (quote al 60 per cento del Comune e al 40 per cento dei privati, ultimo utile 90mila euro). Tra gli obiettivi assegnati, quello di mantenere la qualità del servizio e la capacità concorrenziale attraverso l’incremento delle vendite, o mediante altre azioni, come ad esempio iniziative di informazione permanente relativamente a particolari patologie, in scuole, centri di aggregazione sociali e quartieri. Un altro obiettivo ritenuto primario è «il miglioramento degli attuali standard di apertura oraria», come ha dichiarato l’assessore alle Partecipate Luisa Meroni con riferimento, in particolare, all’apertura domenicale. La farmacia comunale dovrà poi promuovere progetti di consegna dei farmaci a domicilio in favore di specifiche categorie di cittadini particolarmente disagiati e privi di assistenza familiare, oltre a realizzare una politica di prezzi al pubblico dei prodotti parafarmaceutici e, quando possibile, dei prodotti da banco, coerente con il fine di agevolare le fasce più deboli della popolazione. Dovrà infine dar corso ad attività assistenziali-domiciliari in accordo con l’Ulss competente anche nel rispetto del criterio dell’auto-sostenibilità economica. Per quanto riguarda le strutture proprie, infine, la società potrà presentare un progetto di riammodernamento del mobilio e delle attrezzature che dovrà essere autorizzato dal Comune prima di essere realizzato. Questo prevedono le linee direttive gestionali approvate dal consiglio comunale nel corso dell’ultima riunione con 14 voti a favore e due astenuti. La discussione dell’argomento da parte dell’assemblea consiliare si è ravvivata per l’intervento del consigliere di opposizione Massimo Giarola, che ha motivato la sua astensione precisandone nel dettaglio le motivazioni. «Serviva più coraggio nel definire gli obiettivi gestionali e invece qui si propone soltanto di mantenere gli attuali livelli di prestazione», ha detto Giarola. «Posso dirvi, perché nel settore ci lavoro, che ci sono due profili di farmacie, quelle tradizionali, che non variano la propria condotta e hanno una profittabilità bassa e poco futuro, e quelle che invece puntano sull’evoluzione del servizio fornito all’utenza, proponendo servizi aggiuntivi oltre alla vendita di medicinali, come possono essere la misurazione della pressione o la prenotazione delle visite mediche», ha aggiunto il consigliere Giarola. «Per quanto riguarda l’apertura alla domenica, invito a riflettere perché è una iniziativa che potrebbe costare molto in termini di personale impiegato senza assicurare la copertura della spesa in termini di reddito», ha concluso il consigliere di minoranza. «Noi puntiamo sulla stabilità del servizio reso alla clientela e sulla sua estensione», ha ribattuto Gino Fiocco, capogruppo di una delle civiche di maggioranza. «Tra un po’ di tempo aprirà la farmacia nel quartiere della Punta e le farmacie in paese saranno sette, assicurando un livello di copertura adeguato». È quindi intervenuto il sindaco Attilio Gastaldello. «Il conseguimento dell’utile è l’ultimo dei problemi perché è soltanto una condizione richiesta dalla legge per il mantenimento della partecipazione nella società pubblica da parte del Comune», ha commentato Gastaldello. «La regola che ci ispira è che il pubblico dia un servizio in più. Infatti gli obiettivi che noi abbiamo assegnato non sono finalizzati a fare più utili, ma ad ampliare la gamma di servizi assicurati alla cittadinanza. Ciò deve essere fatto possibilmente a prezzi più bassi della concorrenza, come abbiamo chiesto che avvenga per i parafarmaci e i prodotti da bancone. Anche l’apertura domenicale va intesa come estensione del servizio reso alla clientela. Va sottolineato che questa amministrazione vuole valorizzare le partecipazioni e non venderle, come si voleva fare in passato». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Renzo Gastaldo

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