<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">

Libro sull’Alzheimer
È storia di tutti i giorni

Si parlerà di invecchiamento, decadimento cognitivo e demenza, domani, nella sala convegni della Fondazione Pia Opera Ciccarelli di San Giovanni Lupatoto: alle 20.45 è in programma la presentazione del libro Alois Alzheimer e Chiara. La nonna che non c’è scritto da Giorgio Soffiantini, nel quale l’autore racconta la storia che ha sconvolto la sua vita a causa della malattia che ha progressivamento colpito, da oltre quindici anni, la moglie Chiara.

Accanto allo scrittore parleranno della malattia il dottor Giuseppe Gambina, neurologo specializzato nella malattia di Alzheimer, e monsignor Giancarlo Grandis. Eleonora Masino leggerà alcune pagine del libro. La serata sarà condotta da Domenico Marte, direttore dei Servizi istituzionali della Pia Opera.

Il libro narra della vicenda di Chiara, da 17 anni afflitta dalla malattia, e delle esperienze vissute dal marito che da altrettanto tempo la assiste. Il testo affronta la questione di come si può sopravvivere al fatto di vedere chi ami colpito da una malattia come l’Alzheimer che consuma la mente, distruggendo a poco a poco la relazione e quel sentire comune che si è instaurato in tanti anni di vita insieme e di come si può resistere vedendo che l’assistenza ed il sostegno che l’intera famiglia cerca nel momento del bisogno non si dimostrano adeguati.

La Pia Opera Ciccarelli (650 posti letto nelle nove residenze distribuite nella provincia di Verona, da San Giovanni Lupatoto a Minerbe, Verona, Boscochiesanuova, Castel d’Azzano, a Roncolevà) conosce bene l’Alzheimer, una delle patologie con cui i suoi ospiti si trovano maggiormente a fare i conti.

«Il 60 per cento dei nostri ospiti, oltre ad avere deficit vari di non autosufficienza, soffre anche di decadimento cognitivo con conseguente demenza di varia natura», spiega Marte.

«La Fondazione ha istituito per le demenze più complesse, la demenza tipo Alzheimer e demenze con disturbo neuro comportamentale severo grave, tre nuclei localizzati rispettivamente a Castel d’Azzano, dove funziona la Policella con 60 posti letto autorizzati di primo e secondo livello di gravità sanitaria, la Residenza Arcobaleno al Centro Servizi Monsignor Ciccarelli di San Giovanni Lupatoto con 52 posti letto autorizzati e la Residenza Margherita al Centro servizi Casa Serena di San Michele Extra Verona con 18 posti letto autorizzati» aggiunge il funzionario della Pia Opera.

La Fondazione gestisce inoltre due centri diurni, il Gabriella Cristofori nella residenza Barbarani di Borgo Roma e l’Achille Forti al Centro servizi Casa Serena di San Michele Extra.

«I centri diurni sono orientati a rispondere ai bisogni di anziani non autosufficienti e in prevalenza sono utilizzati da persone con forme di demenza varia, anche demenza tipo Alzheimer», aggiunge Marte. «Complessivamente i due centri, autorizzati e accreditati dalla Regione Veneto, dispongono di 40 posti, tutti coperti da impegnativa di residenzialità rilasciata dall’Ulss 9 scaligera».

Come si assistono questi casi lo spiega ancora il dottor Marte: «Il modello assistenziale applicato per l’assistenza a persone affette da demenza e quello della Gentlecare di Moyra Jones», chiarisce il funzionario. «Gentlecare fornisce un modello di assistenza definita, dalla stessa autrice, protesica in cui le tre componenti – persone, programmi e spazio fisico – lavorano in armonia per produrre un sostegno, o protesi, per la persona affetta da demenza. Tale modello è orientato nel preparare il personale assistenziale e i familiari alla cura della persona affetta da demenza primaria progressiva. Il sistema è applicabile nelle strutture di assistenza per acuti, nelle strutture di lungodegenza e nei programmi dei centri diurni».

PISTA CICLABILE DI COMOTTO. Le piste ciclabili sono un argomento ricorrente in questo periodo a San Giovanni Lupatoto: l’amministrazione comunale ha organizzato per questa sera alle 20.45 nella sala dell’ex chiesa di Pozzo una serata informativa aperta alla cittadinanza sulla futura pista ciclabile di Comotto.

Interverranno il sindaco Attilio Gastaldello, l’assessore ai lavori pubblici Fabrizio Zerman, i consiglieri comunali Davide Brina e Davide Bimbato, quest’ultimo con delega specifica per la frazione.

Sarà illustrato il progetto preliminare della pista in programma di realizzazione, un tratto di ciclopedonale per mettere in sicurezza coloro che si spostano in bici dal Comotto verso la zona industriale e commerciale del territorio comunale. Il tratto interessato è di circa 500 metri, nella parte a sud est del canale Milani, e di altri 1000 metri in Zai, per raggiungere la pista ciclabile della città che arriva al centro commerciale Verona Uno.

«Abbiamo avviato l’iter per un intervento importante per la sicurezza stradale», dice il sindaco Gastaldello. «Continuiamo in questo modo negli interventi di mobilità dolce e sostenibile prevista dal programma e dal progetto Sangiò Green, che mira a mettere in collegamento tramite ciclabili, le varie zone verdi e le frazioni della nostra città».

«È un segnale importante», dichiara il consigliere comunale incaricato per la frazione di Pozzo Davide Bimbato, «per la sicurezza stradale e per la frazione. Raccoglieremo i suggerimenti dei residenti e vorremmo poi condividere il progetto con la consulta per l’ambiente e le associazioni locali».

Renzo Gastaldo

Suggerimenti