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«Le piscine chiuse in estate. È inaccettabile»

Ironia alla manifestazione di protesta contro la chiusura della piscina FOTO AMATO
Ironia alla manifestazione di protesta contro la chiusura della piscina FOTO AMATO
Ironia alla manifestazione di protesta contro la chiusura della piscina FOTO AMATO
Ironia alla manifestazione di protesta contro la chiusura della piscina FOTO AMATO

Davanti a un grande striscione con la scritta «Chiudere le piscine d’estate è come chiudere la Lupatotina Gas d’inverno, inaccettabile!» una cinquantina di cittadini ha espresso ieri mattina la protesta contro la mancata fruibilità del centro sportivo di viale Olimpia di San Giovanni Lupatoto. Piscine e palestra, come ha riferito a più riprese il nostro giornale, sono chiuse da oltre un mese per il cambio di gestione e contro questa chiusura (che si protrarrà quasi sicuramente per qualche mese) è scesa in campo parte dei consiglieri comunali di opposizione. La manifestazione di ieri nel parcheggio del centro sportivo, proprio davanti al cancello sbarrato che impedisce l’accesso all’impianto, era infatti organizzata dai consiglieri comunali Massimo Giarola (Pd e Civica Innovattiva), Anna Falavigna e Martina Gambacorta (Lista Taioli) e Roberto Bianchini (M5s). A essere contestata dai consiglieri di minoranza è soprattutto la decisione dell’amministrazione comunale, presa a gennaio, di concedere una proroga di cinque mesi al vecchio gestore dell’impianto (la Sport Management di Verona) per consentire le operazioni di passaggio di consegne al nuovo gestore (la In Sport di Monza). «Per ridurre al minimo l’impatto sull’utenza la proroga sarebbe dovuta scadere a ottobre o a novembre prossimi», ha detto ieri Massimo Giarola. «Inoltre andavano studiate misure finalizzate a gestire i disagi per l’utenza. A mio parere per le società sportive che fruivano del palazzetto si poteva organizzare una specie di servizio sostitutivo degli spazi della palestra ora chiusa proponendo l’assegnazione della nuova palestra di via Monte Ortigara. Per gli utenti della piscina andavano ricercati accordi con le piscine più prossime». «La poca disponibilità del sindaco Attilio Gastaldello anche di fronte alle mie segnalazioni in Consiglio del marzo scorso, ci ha invece condotto in questa situazione di impraticabilità per molti mesi del centro sportivo di viale Olimpia», ha concluso Giarola. «La scelta di chiudere in estate è stata rivendicata dal sindaco. Per carità, un errore ci può stare, basta riconoscerlo. Intanto i lupatotini hanno scelto di manifestare oggi con noi il loro disagio». «Questa manifestazione è il segnale del rammarico della cittadinanza anche per le mancate misure di contenimento dei disagi che il Comune doveva adottare e non ha preso», ha aggiunto la consigliere Martina Gambacorta. «La maggioranza ha incentrato la sua campagna elettorale sullo slogan della persona al centro dell’azione amministrativa ma questa situazione dimostra che tale attenzione non c’è stata. Oggi siamo qui a chiederci per quanti mesi l’impianto rimarrà inaccessibile». «Questo è anche il risultato dell’atteggiamento di chiusura del sindaco Gastaldello nei confronti delle richieste e delle segnalazioni espresse in Consiglio comunale dalle opposizioni», ha dichiarato la consigliera Anna Falavigna. Anche il consigliere Bianchini, non presente alla manifestazione per un impegno, ne ha appoggiato le ragioni. «Il primo errore della maggioranza è stato quello di non aver predisposto fin dal suo insediamento un project financing che prevedesse la gestione per una lungo arco temporale e i relativi lavori di manutenzione», ha fatto sapere Bianchini. «Il secondo di avere dato una proroga di cinque mesi, con scadenza a fine maggio, nell’imminenza della stagione estiva. La chiusura del centro sportivo, prima prevista per pochi giorni, ora rischia di allungarsi di qualche mese». «Oltre al disagio», ha concluso, «per i frequentatori della piscina esterna e dei ragazzi del grest, che si sono dovuti rivolgere ad altre strutture, va aggiunto quello delle società sportive che frivano della piscina interna e del palazzetto». •

Renzo Gastaldo

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