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Il Parco natura viva
cresce col nandù
e il wallaby albino

I nandù , uccelli non volatori del Sud America
I nandù , uccelli non volatori del Sud America
I nandù , uccelli non volatori del Sud America
I nandù , uccelli non volatori del Sud America

Dopo due mesi di chiusura invernale, ha riaperto i battenti sabato scorso il Parco natura viva e le proposte per i visitatori sono cresciute, diventando davvero allettanti per il suo 48° anno. Ci sono da vedere una coppia di nandù, grandi uccelli non volatori del Sud America, sistemati nell’area dei tapiri proprio per il principio che in natura gli animali non vivono in spazi separati anche se a volte distinti.

È nato anche un wallaby albino, che sta ora nel marsupio della sua mamma, grigia come tutte le altre femmine della colonia presente al Parco: «La pigmentazione bianca non è un vantaggio per chi nelle foreste verdi di eucalipto deve nascondersi dai predatori», sottolinea il veterinario Camillo Sandri, direttore tecnico e curatore generale, annunciando anche l’arrivo di un formichiere gigante e del cerco cebo dal ventre dorato, primate del Congo, poco conosciuto anche scientificamente, ma la cui popolazione è paurosamente in calo.

Accanto agli animali ospiti, la missione del Parco sviluppa la ricerca sul posto e negli habitat d’origine. La spedizione alle Seychelles della biologa Caterina Spiezio, responsabile del settore ricerca e conservazione, è stata finalizzata a portare 70 nano-microchip per il tracciamento degli esemplari rilasciati dal più grande centro di allevamento di testuggini giganti, i cui piccoli vengono trafugati per il commercio illegale. Sul posto l’attenzione si è concentrata anche sui micro chirotteri destinati all’estinzione per la progressiva sostituzione della foresta con le piantagioni di palme da cocco.

Ad aprile partirà un spedizione del Muse di Trento per la Mongolia, per collocare 10 camere-trappola donate dal Parco da aggiungersi alle 60 esistenti che tentano di monitorare la presenza del leopardo delle nevi, braccato dai pastori per i danni alle preziose capre che forniscono la lana cashmere.

Infine giovani esemplari di ibis eremita partiranno quest’anno dal Parco, dove sono nati, per unirsi agli 11 fratelli che negli anni scorsi hanno contribuito a formare la colonia di 98 che stazionano stabilmente sulla costa atlantica della Spagna: la sfida è creare una colonia che non abbia più bisogno dell’uomo per sopravvivere.

Le proposte educative, presentate da Katia Dell’Aira, responsabile di settore, avranno per oggetto il lupo e la pecora Brogna, grazie a una collaborazione patrocinata dal Parco della Lessinia e da Slow Food: un gioco dell’oca con imprevisti e opportunità, aiuterà i bambini ad entrare nella problematica mentre per gli studenti più grandi delle medie sarà proposto un gioco di ruolo fra i diversi protagonisti, allevatori, ricercatori, residenti, escursionisti e ambientalisti.

Alle novità Cesare Avesani Zaborra, direttore scientifico dell’area protetta, ha voluto aggiungere una considerazione ormai datata, ma purtroppo sempre più vera: «Dal 2009 la popolazione urbana del mondo ha superato quella rurale. La conseguenza è che più bambini nascono in un contesto slegato da un confronto con la natura: questo luogo resta un link, una connessione possibile fra chi vive in ambienti artificiali e la biodiversità. In più, le capacità di spesa per le famiglie si fanno sempre più ardue per andare a vedere luoghi lontani e qui si trova il mondo da attraversare in una giornata. Inoltre ci riconosciamo una funzione sociale per il lavoro che svolgiamo in situ con le popolazioni locali, altrimenti costrette a calpestare la natura per sopravvivere. Noi abbiamo assolto la nostra missione, secondo quanto ci chiede anche una direttiva europea, se i visitatori escono di qui migliori di come sono entrati».

La conferma di una maggior sensibilità su questi temi è arrivata anche dalla relazione di Maria Ordinario, direttore marketing e comunicazione: «Gli abbonamenti sono cresciuti nell’ultimo anno del 78 per cento e chi torna più volte è il 56 per cento rispetto al 27 per cento di cinque anni fa».

La politica di contenimento dei prezzi, fermi da tre anni, e le diverse formule per favorire la famiglia (tutte sul sito www.parconaturaviva.it) porteranno un sicuro incremento con le tante offerte legate anche a visite con una maggior impronta ecologica, come il bus ticket Atv e il bike ticket con le facilitazioni per chi arriva in bici o con i mezzi pubblici.

Un nuovo spot firmato dal regista Pierluigi Ferrandini, infine promuoverà il Parco su diversi canali.

Vittorio Zambaldo

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