<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">

Dieci giorni per evitare la multa

Il vicesindaco Giovanni Amantia qui con il comandante della Polizia locale   Enrico Bartolomei
Il vicesindaco Giovanni Amantia qui con il comandante della Polizia locale Enrico Bartolomei
Il vicesindaco Giovanni Amantia qui con il comandante della Polizia locale   Enrico Bartolomei
Il vicesindaco Giovanni Amantia qui con il comandante della Polizia locale Enrico Bartolomei

Multa rinviata di dieci giorni, il tempo di mettersi in regola per gli esercenti che operano nei settori riguardanti il commercio, la somministrazione di alimenti e bevande, l’esercizio di attività di artigianato a contatto con il pubblico. In caso di infrazione, insomma, un esercente non sarà più costretto a pagare la multa subito ma, secondo il verbale stilato dalla Polizia municipale di Bussolengo, avrà dieci giorni per rientrare nei parametri previsti dalla legge. Passato il termine e accertato che tutto sia secondo le regole, la sanzione non sarà applicata. È questo il contenuto del regolamento comunale di Bussolengo per l’applicazione dell’istituto della diffida amministrativa voluto dall’amministrazione Brizzi e approvato all’unanimità in Consiglio comunale. «Il testo è passato all’unanimità in Commissione», ha spiegato Vittorio Ambrosi, consigliere della Lega e presidente della Commissione regolamenti. La misura nasce da una legge regionale, la numero 10 del 2014, che ha introdotto l’istituto della diffida amministrativa. «Si tratta», ha spiegato il vicesindaco Giovanni Amantia, «di un istituto finalizzato a semplificare il procedimento sanzionatorio. Tutto nasce dalla volontà di instaurare un più proficuo rapporto di collaborazione fra amministrazione, cittadini ed imprese. La diffida consiste in un invito rivolto dall’accertatore al trasgressore a sanare la violazione entro 10 giorni dalla notifica. Meno multe e più dialogo con le categorie produttive per far rispettare le regole». Un atteggiamento positivo che però non ammette recidive da parte degli esercenti. Infatti, la diffida amministrativa non è rinnovabile, né prorogabile e non è praticabile in caso di attività svolta senza autorizzazione, licenza, concessione, permesso o nulla osta. «L’autore della violazione», precisa Davide Furlani, consigliere incaricato al commercio, «non può essere diffidato nuovamente per un comportamento già oggetto di diffida nei cinque anni precedenti. Con l’adozione di questo regolamento si semplifica il procedimento sanzionatorio e si instaura un rapporto di maggior collaborazione tra amministrazione, cittadini ed imprese. Si tratta di un primo e importante passo, concordato e richiesto da anni dalle associazioni di categoria, nel processo di semplificazione e snellimento della macchina amministrativa nei confronti di imprese e cittadini, volto a riavvicinare questi ultimi all’amministrazione comunale. Come previsto nel nostro programma elettorale e successivamente nel Documento unico di programmazione presentato in dicembre, la volontà di questa amministrazione è di alleggerire le incombenze burocratiche per le attività e di instaurare con queste un rapporto di collaborazione. Introducendo questo importante regolamento, limitiamo quindi le sanzioni fino ad oggi notificate e diamo la possibilità di sanare le lievi violazioni entro il termine di 10 giorni». Dichiarazioni di voto favorevoli di Lucio Bonadimani, Matteo Zappalà e Paola Boscaini. Conclude Furlani: «A questo regolamento seguirà un lavoro di semplificazione di altri regolamenti comunali. Un grazie, a nome di tutta l’amministrazione, alle associazioni di categoria che stannocollaborando con noi in questo processo». •

Lino Cattabianchi

Suggerimenti