«Questo è il post che non avrei mai voluto scrivere e che, ne sono sicuro, nessuno di voi avrebbe mai voluto leggere». Sono passati dieci giorni dall’addio alla moglie, la 36enne Laura Albertini. Il vuoto che si è creato in Cristiano Saletti, nelle due figlie Anna e Alice e nell’azienda vitivinicola «Terre di pietra» è grande. Ieri, sulla pagina Facebook dell’azienda di Marcellise, Cristiano ha lasciato un messaggio. Parole di ringraziamento, di ricordo, d’amore.
«In tantissimi», scrive, «ci siete stati vicini e lo sarete anche in futuro. Molti di voi hanno conosciuto Laura per il suo lavoro. Una donna sorridente e sempre pronta alla festa, che ha sempre dato a tutti un sorriso, una parola gentile e, quando serviva, un calcio negli stinchi. Tenace, a volte dura, soprattutto con se stessa», la ricorda, «e che non chiedeva mai aiuto. Roba da femminucce secondo lei. Era così e non poteva essere diversamente, o non sarebbe mai arrivata a realizzare Terre di Pietra partendo solo da un sogno». Laura aveva infatti iniziato da zero, creando la sua famiglia assieme alla sua cantina. «Un sogno talmente contagioso», scrive Cristiano, «da diventare il nostro sogno, e il sogno di tanti amici che non riuscivano a essere indifferenti alla sua passione. Ma Laura era anche moglie, mamma, figlia, sorella e amica. Vivrà in noi che cercheremo di portare avanti il suo sogno, e vivrà in tutte quelle persone che cercheranno il suo sorriso nei riflessi di un bicchiere di vino. Vivrà in ogni bottiglia che uscirà dalla nostra cantina perché ognuna porterà dentro un piccolo frammento di Lei. Vivrà», conclude, «perché il nostro amore per Lei continuerà a vivere». F.LO.