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Con «Family+» si sconfigge il disagio a scuola

Studenti in biblioteca:  «Family+» pensa ad aiutare chi va a scuola fin dalle elementari
Studenti in biblioteca: «Family+» pensa ad aiutare chi va a scuola fin dalle elementari
Studenti in biblioteca:  «Family+» pensa ad aiutare chi va a scuola fin dalle elementari
Studenti in biblioteca: «Family+» pensa ad aiutare chi va a scuola fin dalle elementari

L’amministrazione comunale aumenterà il suo impegno verso le famiglie e per questo fine destinerà 640mila euro al progetto «Family+». Di questi, 340mila derivano da un contributo della Fondazione Cariverona. Lo ha detto in consiglio comunale il sindaco Attilio Gastaldello.«Il comune ha vinto il concorso della Fondazione Cariverona Welfare e Famiglia. Erano pervenute moltissime domande, ma sono stati selezionati 12 partecipanti tra i quali il nostro progetto», ha spiegato. «Nel nostro programma avevamo promesso di aumentare l’investimento per la famiglia e possiamo dire che ci sono 640mila euro, parte dei quali sono risorse del nostro bilancio, ma la gran parte arriva dalla Fondazione Cariverona. È un progetto realizzato per rispondere ai bisogni dei nuclei familiari in modo da conciliare vita e lavoro frenetico, a cui oggi sono sottoposti i genitori, ma è focalizzato anche sui disagi sociali e scolastico». Gastaldello ha spiegato che l’iter di questo progetto ha visto una collaborazione fra tre assessorati, quello dell’istruzione e dell’infanzia, con Debora Lerin, quello al sociale, con Maurizio Simonato, e quello alle politiche giovanili, di cui ha delega il sindaco che si avvale della collaborazione del consigliere Gino Fiocco, che è consigliere delegato alle politiche giovanili. La proposta progettuale iniziale è di inizio 2017. «Il progetto si collega con l’altra importante iniziativa di acquisizione definitiva dallo Stato dell’immobile di Ca’ Sorio, in via via Porto», ha aggiunto Gastaldello. «L’iter di acquisizione del bene prosegue e questo stabile è destinato a diventare uno spazio multiservizi dedicato alle famiglie». «Il progetto si articola in diversi filoni di attività, ma soprattutto vuole creare un sistema integrato per le famiglie», ha detto ancora il sindaco. Le attività vengono progettate in base ai bisogni che vengono segnalati, ma sono anche rimodulabili nel corso dell’intervento. «Voglio indicare alcune azioni già programmate, a cominciare dai centri estivi con attività extrascolastiche per far crescere l’attività di sostegno socioeducativo nelle situazioni di disagio, delle famiglie con bambini ma anche sostegno dei genitori. Un ambito è riservato anche a sostenere la maternità e la genitorialità. Abbiamo previsto inoltre un festival delle famiglie che sarà un momento di confronto nel territorio comunale». Il sindaco ha posto l’accento su un aspetto innovativo di questa iniziativa: il coinvolgimento di tutti gli attori che si muovono in questo settore. Quindi scuole, associazioni, volontariato, parrocchie, privato sociale. «I progetti migliori nascono dalla collaborazione di tutti con la valorizzazione di tutte le risorse disponibili. Solo un sistema integrato di servizi per la famiglia può far superare le difficoltà». I partner sono: le parrocchie di San Giovanni Battista, Gesù Buon Pastore, Santa Maria Immacolata e Santa Maria Maddalena, Istituto Comprensivo 1, Istituto Comprensivo 2, la cooperativa sociale Aribandus, la società cooperativa Centro Servizi Educativi e l’associazione Mine Vaganti. Il progetto Family + si articolerà su una durata di tre anni. •

Renzo Gastaldo

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