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Causa ignota
solo nel 30%
delle morti

Elisa, Girardi, Angelina e Coletto
Elisa, Girardi, Angelina e Coletto
Elisa, Girardi, Angelina e Coletto
Elisa, Girardi, Angelina e Coletto

Su Sids e Siuds (la sindrome di morte improvvisa del lattante) la ricerca e la forza delle mamme ha fatto guadagnare il 60% delle risposte: oggi solo un 30% delle morti in culla o in utero non ha ancora una spiegazione. Se si calcola che solo pochi anni fa Sids e Siuds erano un mistero nel 90% dei casi, si fa presto a capire quanto sia stato cruciale il lavoro di medici e ricercatori dell'Unità operativa complessa di Patologia cardiovascolare dell'università di Padova, struttura regionale di riferimento per il riscontro diagnostico per Sids e morti inaspettate in utero. «È difficilissimo ma è cruciale: l'esame necroscopico è fondamentale per spegnere il senso di colpa delle mamme e per il bene di tutti. Proprio grazie a questo», ha detto Stefania Rizzo, presente alla consegna dei miniresettori con la collega Beatrice Paradiso, «oggi solo il 30% dei casi di Sids e Siuds rimangono senza una spiegazione. Abbiamo però un progetto di ricerca finalizzata pronto a partire». Angelina ed Elisa parlano sempre di buone notizie quando raccontano storie di resilienza diventate modi per sostenersi e per dare un senso costruttivo e a beneficio di tutti al dolore. Buona notizia quella che arriva da Padova, ma buona anche quella portata dal direttore generale dell’Ulss 9 Pietro Girardi verso l'ospedale Fracastoro che ha ricevuto la donazione: «L'ospedale sta andando avanti anche grazie a voi», ha detto alle due mamme Girardi, «e a breve arriveranno anche i parcheggi e investimenti che si uniranno a quelli già fatti». P.D.C.

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