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Brizzi: «Portiamo a casa il più possibile per noi»

Roberto Brizzi
Roberto Brizzi
Roberto Brizzi
Roberto Brizzi

Quello che rende perplessi gli abitanti di Arcè e di Settimo è il radicale cambiamento dell’ambiente fluviale: di fatto, due laghetti al posto della corrente che da sempre ha caratterizzato l’Adige. È questo il sentimento, espresso a più voci, alla seconda e ancor di più partecipata presentazione a Bussolengo dei progetti dei due ponti-diga di Arcè e Settimo, progettati da Technital per conto della società Iniziative Bresciane che opera attraverso la collegata Iniziative Veronesi srl. Ad Arcè, la turbina verrebbe collocata nella progettazione attuale in un’area sotto la centrale dell’Enel, sulla riva destra e il ponte, «opera compensativa», ricalcherebbe quello attuale con una sua radicale riqualificazione, «magari recuperando i parapetti che sono appena stati installati», come ha precisato l’ingegnere Simone Venturini illustrando il progetto. Ad Arcè, inoltre, lo scivolo per le canoe sarebbe un tutt’uno con la strada di risalita dei pesci, ma pregiudicherebbe un buon tratto di strada alzaia. Tutta da vedere ancora tecnicamente l’ipotesi di uno spostamento del ponte nell’area di Rovejago a un km e mezzo a monte dell’attuale. «Si punta, ovviamente», ha spiegato il progettista, «alla produzione di energia elettrica attraverso l’uso di una fonte rinnovabile che prevede una variazione del contesto ambientale, ma che costituirebbe anche una miglioria per i pesci con un fiume più stabile». «Le tre turbine», ha aggiunto Venturini, «sarebbero collocate, in riva destra, nell’area dell’impianto dismesso di lavorazione del marmo, di fatto ora degradato, che verrebbe abbattuto». «Questi problemi li dovremo studiare insieme», ha premesso Claudio Perusi, assessore ai lavori pubblici di Bussolengo, rispondendo alle obiezioni degli abitanti. «ora ci dobbiamo concentrare sul ponte diga». E non è mancata la voce del sindaco di Bussolengo Roberto Brizzi. «Cerchiamo di portare a casa il più possibile per noi. Mandateci le osservazioni in modo che abbiamo poi più forza nella contrattazione», ha sottolineato il primo cittadino. Da Marco Corradi, la proposta di una ulteriore serata a San Vito al Mantico, dove il problema è particolarmente sentito. Le osservazioni si possono inviare al Comune o , direttamente in Regione, dove i progetti sono all’esame della Commissione di Valutazione dell’impatto ambientale (Via).

L.C.

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