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Brividi, zombie e sette
L’orrore rende bene

La sala di controllo di tutto ciò che avviene all’interno del Phobos Asylum HospitalÈ una finzione, ma la paura è autentica
La sala di controllo di tutto ciò che avviene all’interno del Phobos Asylum HospitalÈ una finzione, ma la paura è autentica
La sala di controllo di tutto ciò che avviene all’interno del Phobos Asylum HospitalÈ una finzione, ma la paura è autentica
La sala di controllo di tutto ciò che avviene all’interno del Phobos Asylum HospitalÈ una finzione, ma la paura è autentica

Provocare paura e orrore è un bel mestiere e rende pure bene. La pensa così Luca Montresor, albergatore con il pallino per l’horror, che a Bussolengo ha aperto il primo Horror Real Escape Game in Italia, un gioco di ruolo che si affronta in squadra con lo scopo di completare un percorso in sei stanze arredate con scenografie ed effetti speciali professionali da film horror. Un labirinto agghiacciante dove il segreto è non farsi sopraffare dalla paura e lo scopo è passare da una stanza all’altra superando prove di abilità e destrezza. L’esperimento sta funzionando alla grande, tanto che al primo «escape game», aperto in agosto all’interno del centro commerciale Shopping Gallery di Bussolengo, Montresor ne ha affiancato un altro nuovo di zecca sotto l’insegna Phobos.

«In poco più di quattro mesi abbiamo avuto quasi seicento squadre che hanno giocato: ogni gruppo è mediamente formato da cinque-sei persone», annota Montresor, «e quindi sono state coinvolte quasi tremila persone. Le prenotazioni, che si possono fare solo via internet - su www.phobos-group. com - , continuano ad arrivare in gran numero, è veramente un successo».

«Per gestire il primo “escape game”», prosegue, «abbiamo assunto cinque operatori. Ora che è partito anche il secondo servirà altro personale oltre alle comparse che utilizziamo per rendere il gioco e l’atmosfera ancor più realistica e coinvolgente. Abbiamo creato altri sei ambienti diversi con scenografie curate nei minimi particolari dove i giocatori vivono una storia reale a metà strada tra il film horror e il videogame».

L’«escape game» che ha iniziato a funzionare in agosto è ambientato in una fabbrica chimica dismessa infestata dagli zombie dove si trova l’unico antidoto in grado di salvare l’umanità da un avvelenamento chimico letale. L’obiettivo dei giocatori è riuscire a impossessarsi del preziosissimo antidoto.

Il nuovo «escape game» si intitola Phobos Asylum Hospital ed è invece ispirato ad una tragica storia di misteriose morti e sparizioni avvenute in un vecchio ospedale psichiatrico ormai chiuso. L’unica testimone vivente di questa vicenda è una donna, ricoverata ancora bambina in quella struttura. È lei che fornisce indizi e suggerimenti ai giocatori, che impersonando il ruolo di agenti dell’Fbi, devono risolvere il caso. Cioè smascherare la setta satanica che per anni ha fatto strage di tutti i pazienti di quella clinica. Partecipare a questa avventura nelle stanze del Phobos Asylum Hospital, è fare un viaggio nel paranormale a carattere horror. Si deve passare nelle lugubri stanze che ospitarono i degenti disseminate di materassi e arredi ammassati alla rinfusa, scritte sui muri, bamboline appese al soffitto. Schizzi di sangue. Per passare da una stanza all’altra si deve percorrere un corridoio illuminato solo dalla fioca luce delle candele. Un altro passaggio obbligato è una cripta con tanto di lapidi e bare.

«Questa attività che ho iniziato per passione e quasi per scommessa si sta rivelando un’ottima idea imprenditoriale che in prospettiva si potrà ulteriormente incrementare», conclude Montresor. «In questi pochi mesi abbiamo raccolto grandi soddisfazioni e non solo sotto il profilo finanziario. Accanto ai primi due “escape game” ne potrebbero sorgere altri, sempre all’interno del Gallery Shopping Center di Bussolengo, sfruttando la superficie che sino a qualche mese fa era occupata da un ristorante cinese. È una sfida affascinante che stiamo affrontando con tanto entusiasmo ma a ragion veduta».

Luca Belligoli

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