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A Castelnuovo

Vandali scatenati
Devastati la baita
e il nuovo parco

A Castelnuovo
Lo steccato del parco dei Tavoli divelto e la gradinata che è diventata una cascata nella notte tra mercoledì e giovedì [FOTOGRAFO]FOTO PECORA
Lo steccato del parco dei Tavoli divelto e la gradinata che è diventata una cascata nella notte tra mercoledì e giovedì [FOTOGRAFO]FOTO PECORA
Lo steccato del parco dei Tavoli divelto e la gradinata che è diventata una cascata nella notte tra mercoledì e giovedì [FOTOGRAFO]FOTO PECORA
Lo steccato del parco dei Tavoli divelto e la gradinata che è diventata una cascata nella notte tra mercoledì e giovedì [FOTOGRAFO]FOTO PECORA

 

C’è qualcuno che si «diverte» a smantellare il neonato Parco dei Tavoli di Castelnuovo del Garda, che sarà inaugurato il 29 ottobre. Un’area verde di 36mila metri quadrati attraversata da percorsi ciclopedonali, realizzata come bacino di laminazione in caso di esondazioni del rio Tionello. Al parco vero e proprio si aggiunge la riqualificazione del pendio che porta alla Torre viscontea, simbolo del paese, con un suggestivo percorso pedonale realizzato dove fino a poco tempo fa c’erano solo rovi. Gli atti vandalici si susseguono da quest’estate, ma nell’ultimo periodo sono cresciuti in frequenza e intensità.

Lo confermano il sindaco Giovanni Peretti e l’architetto Michele Paroni, progettista del parco assieme al collega Justin De Maio, all’indomani dell’ennesimo affronto che per modalità, gravità e danni ha superato gli episodi precedenti. Nella notte tra mercoledì e giovedì i vandali si sono scatenati aprendo l’idrante antincendio collocato sulla sommità del pendio che porta alla torre, nella parte esterna del cortile della sala civica 11 Aprile 1848. Non hanno lasciato nulla al caso: non solo hanno aperto l’idrante con un’apposita chiave, ma hanno collegato i due manicotti presenti nella teca oltre il cancello da cui si accede al cortile della sala civica.

I manicotti sono poi stati messi in direzione della scalinata, con i potenti getti d’acqua che per ore hanno allagato tutto il percorso creando un fiume a cascata di cui ci si è accorti solo alla mattina.

 

La forza dell'acqua ha eroso la pavimentazione della scalinata, ricoprendola di terra e sassi. I vandali si sono anche arrampicati sui tetti della sala civica e della costruzione vicino alla chiesa, di proprietà della parrocchia, rompendo alcune tegole.

La loro foga non ha risparmiato i gradini in pietra all’inizio della salita, scheggiati i più punti, e una delle porte a vetro della baita degli alpini, colpita con un sasso o un piccone.

Sul posto il sindaco Peretti e l’architetto Paroni fanno la conta sommaria dei danni: serviranno almeno 10mila euro per ripristinare la scalinata, lo stradello di accesso che passa davanti alla baita degli alpini e la vetrata. «I dispetti quest’estate erano sporadici, ma nelle ultime settimane sono molto più incisivi e premeditati», nota con sconforto Peretti.

 

L’elenco fa capire la volontà di danneggiare, oltre la semplice «bravata»: a luglio la chiusura di alcune valvole dell’irrigazione, che ha portato alla morte di una decina di piante del parco; una quantità smisurata di bottiglie di vetro e lattine abbandonate, il danneggiamento dei mezzi di cantiere all’opera per completare il parco, le prime picconate alla vetrata della baita, l’abbattimento di una parte di staccionata dove inizia la salita verso la torre. «Sono amareggiato, a parte la viltà di questi gesti colpisce la cattiveria di chi ha agito per rovinare un’opera pubblica, pagata con soldi di tutti», sottolinea il sindaco.

Il costo totale, dalle opere realizzate dal 2012 a oggi, è di 1,2 milioni di euro di cui 500mila coperti con contributo regionale. «Se troveremo i responsabili andremo giù pesantissimi, a maggior ragione se si tratta di persone adulte, come la modalità di agire lascia supporre», avverte Peretti, forte di alcuni indizi. Il primo cittadino non esclude che si tratti di azioni di chi vuole colpire l’amministrazione comunale: «Ma questo è un parco pubblico, distruggendolo ci rimette la comunità».

Si valuta l’idea di installare telecamere, intanto Peretti ha attivato un servizio di vigilanza notturna.

Katia Ferraro

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