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Canyoning a Brentino Belluno

Un torrentista
cade e muore
nel Vajo dell’Orsa

Escursionisti al Vajo dell’Orsa (archivio)
Escursionisti al Vajo dell’Orsa (archivio)
Torrentista muore nel Vajo dell’Orsa

Infortunio mortale ieri pomeriggio dopo le 17, nel Vajo dell’Orsa, sopra Brentino Belluno, sul versante atesino del monte Baldo, dove ha perduto la vita un 64enne che era andato a fare canyoning, disciplina sportiva che molti chiamano anche torrentismo, che consiste nella discesa di gole o forre scavate dalle acque. E così una giornata che doveva essere all’insegna del divertimento e della passione, per Enzo Comastri, bolognese di Malalbergo, si è trasformata in una tragedia.

La zona del Vajo dell’Orsa è molto conosciuta tra gli appassionati perchè offre belle emozioni in un ambiente spettacolare. Ci sono tratti in cui ci si cala con la corda, affrontati in sicurezza, e altri nei quali ci si lascia trasportare dalla corrente, liberi tra rocce e cascate.

Secondo il racconto dei testimoni delle ultime ore della vittima, l’uomo aveva chiesto a un gruppo di «forristi» di potersi unire a loro. Ma fatto un primo tratto di percorso insieme nel cosiddetto canyon del Bosco, l’uomo s’è reso conto di aver perduto lo zaino in un punto poco lontano, dopo un salto, e ha deciso di tornare indietro per il recupero. Il resto del gruppo ha atteso un po’, poi vedendo che il tempo trascorso era eccessivo per ripercorrere la stessa tratta, hanno deciso di andare a cercarlo.

Ed è così che hanno trovato il corpo che galleggiava, privo di sensi. Hanno provato a trascinare l’uomo all’asciutto e a tentare il soccorso, ma non c’è stato niente da fare. Nessun segno di vita. È scattato quindi l’allarme al 118.

Verona Emergenza ha fatto alzare in volo l’eliambulanza con a bordo i tecnici del Soccorso alpino. Prima è stato calato con il verricello di una sessantina di metri un soccorritore, quindi il medico, ma per il forrista bolognese non c’era più niente da fare. Per recuperare il corpo senza vita sono stati fatti scendere altri soccorritori, quindi il cadavere è stato ricomposto in una barella, che è stata spostata di 20 metri dai soccorritori con una teleferica, portandola in un punto maggiormente accessibile all'elicottero, che ha effettuato il recupero.

La salma è stata trasportata al campo sportivo di Brentino dove è stata caricata sul carro funebre. Quindi sono stati recuperati gli altri soccorritori. Un intervento complesso per il pilota dell’elicottero, seppure abituato a situazioni complicate.

A dare un supporto sono intervenuti anche i vigili del fuoco, quindi sono stati allertati i carabinieri di Peri, competenti per territorio. Il personale del 118 ha notato una lesione alla testa dell’uomo. Resta da stabilire se la vittima abbia avuto un malore, e quindi sia caduto battendo la testa, oppure sia scivolato, cadendo violentemente con la testa su un masso. La salma è stata messa a disposizione del medico legale.

Alessandra Vaccari

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