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Tutto il lago in una foto da 106 metri quadri

L’installazione dei pannelli di plexiglas sopra l’area food dell’AuchanLa fotografia panoramica che sovrasta l’area food del centro commerciale Auchan
L’installazione dei pannelli di plexiglas sopra l’area food dell’AuchanLa fotografia panoramica che sovrasta l’area food del centro commerciale Auchan
L’installazione dei pannelli di plexiglas sopra l’area food dell’AuchanLa fotografia panoramica che sovrasta l’area food del centro commerciale Auchan
L’installazione dei pannelli di plexiglas sopra l’area food dell’AuchanLa fotografia panoramica che sovrasta l’area food del centro commerciale Auchan

Un viaggio immaginario sulle sponde del lago di Garda da Peschiera a Punta San Vigilio grazie a una gigantografia con panorami mozzafiato. Lasciando volare alto cuore ed emozioni di fronte a tanta bellezza, ma rimanendo con i piedi e tutto il resto a Bussolengo, nel centro commerciale Auchan - Porte dell’Adige che si affaccia sulla trafficata strada Bresciana in località Ferlina.

La fotografia panoramica gigante, lunga 53 metri e alta due, è stampata su pannelli in plexiglass di due metri per uno, accostati uno di fianco all’altro. Sovrasta e arreda l’area food di forma ellittica nel centro commerciale rinnovato e ampliato di recente. Impossibile non notarla. E, proprio perché fosse notata, un’agenzia l’ha commissionata al fotografo di Cerea Sergio Tressino. Lui si è entusiasmato al progetto e ci ha lavorato per qualche mese. «È stata un’avventura e una sfida che mi ha impegnato quasi tutta l’estate», afferma Tressino, «ma è grande la soddisfazione nel vederla finita, stampata ed esposta».

Il lavoro non è stato privo di sorprese, rivela, con cambi in corsa degli spazi a disposizione e della lunghezza della foto, piccoli imprevisti nella scelta e gestione dei luoghi da immortalare e pure qualche necessario spostamento di particolari nelle immagini. «Dovendo illustrare più location ho dovuto prendermi qualche libertà interpretativa», spiega Tressino, «quindi non ho solo accorciato le distanze tra un sito e l’altro, ma ho letteralmente spostato alcuni particolari». Un buon conoscitore dei paesi del lago e delle sponde veronesi, insomma, potrebbe notare qualcosa di strano o di fuori posto. «Sono cose che solo una persona che conosce a fondo il lago di Garda può notare, solo in seguito a una attenta osservazione», prosegue il fotografo, che lancia la sfida: «Buona caccia!».

Eccoli lì la Rocca di Garda, il porto di Bardolino e quello di Lazise con la Dogana Veneta, il castello di Lazise, la romantica Punta San Vigilio. Tressino ha dovuto fare una corsa contro il tempo, però. E ha lavorato in condizioni non sempre ottimali. «Ho scattato a mano libera, da una piccola barca in movimento in mezzo al lago, sapendo che successivamente avrei dovuto unire oltre 400 fotografie», racconta il fotografo.

«Come ciliegina sulla torta, per eseguire tutte le foto avevo a disposizione circa cinque ore e non c’era possibilità di rifarle, nel caso qualcosa fosse andato storto. Sono salito in barca a mezzogiorno e ho fotografato la costa a partire da Torri del Benaco per poi scendere verso Garda, Bardolino, Cisano, Lazise, Peschiera e Sirmione. Nella prima versione del progetto, infatti, la panoramica doveva essere lunga 90 metri. Poi siamo passati a 64 e infine a 53 metri: così ho dovuto tagliare Sirmione e anche Torri».

Malgrado la rinuncia a due perle del Garda, e ai problemi in corso d’opera, Tressino è soddisfatto della sua gigantografia e invita i veronesi ad andare a vederla. Anche per verificare se lo conoscono davvero nel dettaglio, il loro lago.

Camilla Madinelli

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