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Turismo, annata record Lazise batte ancora tutti

Le cifre Istat del 2016 (ultimo anno analizzato) parlano chiaro: a Lazise sono arrivati tre milioni e 377mila turisti
Le cifre Istat del 2016 (ultimo anno analizzato) parlano chiaro: a Lazise sono arrivati tre milioni e 377mila turisti
Le cifre Istat del 2016 (ultimo anno analizzato) parlano chiaro: a Lazise sono arrivati tre milioni e 377mila turisti
Le cifre Istat del 2016 (ultimo anno analizzato) parlano chiaro: a Lazise sono arrivati tre milioni e 377mila turisti

Un quattordicesimo posto che vale come il più ambito dei podi. Da anni Lazise è in testa alla classifica dei Comuni gardesani per arrivi e presenze turistiche (numero di pernottamenti), tendenza confermata dai dati relativi al 2016, gli ultimi disponibili. L’ulteriore conferma arriva dall’Istat, che nell’analisi «Movimento turistico in Italia», pubblicata a fine ottobre, ha stilato la classifica dei primi cinquanta Comuni italiani per numero di presenze turistiche. Lazise conquista il quattordicesimo posto con oltre 3 milioni 377mila presenze, dopo le grandi città (in ordine: Roma, Milano, Venezia, Firenze), Rimini, quattro località marittime del Veneto (Cavallino-Treporti, Jesolo, San Michele al Tagliamento e Caorle), Torino, Riccione, Lignano Sabbiadoro e Cervia. Noto per essere il «primo Comune d’Italia», Lazise è qui anche il primo veronese della classifica, seguito da Peschiera del Garda (20°), Verona (22°) e Bardolino (24°). Tra i primi cinquanta si piazzano altri paesi gardesani fuori provincia: Riva del Garda (31°), Sirmione (38°) e Limone (41°). Fin qui le posizioni stilate considerando le presenze in termini assoluti, che vengono poi rimescolate valutando le presenze in termini relativi, ovvero in rapporto al numero dei residenti di ciascun Comune. In questa ulteriore analisi condotta dall’Istat, le precedenti cinque prime destinazioni italiane escono dalla classifica, mentre i paesi gardesani sbaragliano i concorrenti: Limone conquista il primo posto, Lazise balza al 7°, seguono Malcesine (26°), Bardolino (28°), Nago Torbole (32°), Peschiera (40°), Moniga (44°), Garda (45°) e San Felice del Benaco (50°). È questa lista a restituire la misura dell’impatto del turismo in termini di pressione antropica sul contesto locale. Nella stagione 2016 Lazise contava in media quasi 500mila presenze ogni mille abitanti. Risultati in cui la parte del leone è giocata dai campeggi, tredici sul territorio (numero più elevato rispetto agli altri paesi), che coprono pressoché tutto il litorale. «Sono dati che mi riempiono d’orgoglio e credo che nel 2017 siano ancora migliori», commenta il sindaco Luca Sebastiano. «È una grande ricchezza per il nostro Comune, ma anche una responsabilità perché dobbiamo garantire servizi adeguati. L’impatto del turismo sul territorio è abbastanza contenuto: dal punto di vista ambientale i campeggi incidono meno di mega strutture di cemento», sostiene il primo cittadino. Le classifiche non sorprendono i presidenti di AssogardaCamping Giovanni Bernini e di Federalberghi Garda Veneto Marco Lucchini, entrambi lacisiensi. Per Bernini il risultato si deve alla «fortuna di essere così vicini all’Europa e alla bravura dei nostri operatori che hanno organizzato i campeggi secondo un elevato standard di qualità». Lucchini viaggia con i piedi per terra: «Dalla cresta dell’onda si può cadere in fretta», riflette. «Per garantirci un futuro non possiamo improvvisare, ma capire che il turista estero si organizza a lungo termine per venire da noi. Per questo serve una regia territoriale: la Dmo avrebbe la funzione di unire i soggetti per pianificare scelte strategiche, mentre ora», conclude con una metafora eloquente, «è come essere primi attori che recitano in un film senza regista». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Katia Ferraro

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