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Strada Graziani, attesa finita
La riapertura ora è più vicina

Interventi di ripristino e «vasca»
di protezione da eventuali crolli
Il sindaco: «Spero si faccia presto
per il bene della nostra economia»
I segnali di divieto sulla «Graziani»: entro breve la strada potrà essere riaperta
I segnali di divieto sulla «Graziani»: entro breve la strada potrà essere riaperta
I segnali di divieto sulla «Graziani»: entro breve la strada potrà essere riaperta
I segnali di divieto sulla «Graziani»: entro breve la strada potrà essere riaperta

Barbara Bertasi

Partiranno entro domani le lettere di invito alle ditte che desiderano partecipare alla gara dei lavori di stabilizzazione della parete rocciosa e il ripristino delle opere di protezione sulla strada provinciale sp 8 dir «del Baldo» , la «Strada Graziani», in località Dosso Struzzenà di Ferrara di Monte Baldo.

Dovrebbero così accorciarsi i tempi per riaprire questa via rimasta chiusa per anni e che, purtroppo, lo resterà almeno fino a dicembre. La sp8 dir del Baldo era infatti interdetta al traffico tra il 2008 e il 2010 per una frana e lo è dal 3 ottobre 2012 quando un nuovo crollo è finito sull’asfalto. Le prime opere volte al ripristino della viabilità furono a carico della Provincia che realizzò sistemi di protezione, un invaso alla base della parete che raccogliesse detriti ed aprì una strada di servizio per la manutenzione.

Le prossime opere hanno invece dovuto seguire un altro iter. Si è attesa la pubblicazione sul Bur del decreto che ha impegnato sul bilancio regionale la somma ad hoc di 150mila euro a favore della Provincia, il Consiglio provinciale ha approvato l’autonomo piano finanziario che ha consentito di avviare le successive procedure. Quindi, previa autorizzazione della Conferenza di Servizi, il 9 luglio la delibera del Presidente Antonio Pastorello ha dato l’ok al progetto definitivo, approvato il 30 settembre. Il tempo dunque è passato.

Molti, nel frattempo, hanno chiesto lumi sui ritardi dei lavori. La gente del posto, che deve affrontare altri mesi con la Graziani chiusa. E, costantemente, l’amministrazione col sindaco Paolo Rossi. Il consigliere provinciale Serena Cubico che più volte, quest’estate e il 2 novembre, ha sollecitato la Provincia. Il consigliere comunale di Movimento Sovranità e difesa sociale Luca Tamburini che il 19 ottobre ha scritto al presidente evidenziando che «i cittadini aspettano da oltre 3 anni di utilizzare questa strada, la cui chiusura sta causando problemi alle poche aziende agricole che ancora resistono sul territorio. Anche la stagione invernale nella località turistica di Novezza verrà in parte o in toto compromessa poiché la Graziani è la strada più veloce e agevole per raggiungere gli impianti».

«Come risposto al consigliere Cubico, abbiamo dovuto procedere secondo priorità», riferisce l’ingegner Riccardo Castegini della Provincia. «Ora è la volta dei dissesti idrogeologici, tra questi le gare per i lavori a Dosso Struzzenà». Ecco in sintesi in cosa consisteranno tali opere, il cui progetto esecutivo è stato approvato il 23 ottobre. Sebbene il secondo crollo del 2012 non sia considerato in rapporto causa-effetto col primo, aiuta a capire la dinamica del secondo poiché i massi piombati sull’asfalto, dopo il Sacrario del Baldo salendo da Spiazzi, sono provenuti sempre dalla parete di Dosso Struzzenà. «Il progetto che sarà attuato», spiega Castegini, «prevede dunque il ripristino della sezione del vallo tra la parete rocciosa e la barriera paramassi spostando il materiale detritico creando una vasca che depotenzi l’energia di eventuali cadute sulle barriere, l’istallazione di un’ulteriore barriera paramassi ad alto assorbimento lunga 60 metri ed alta 5, l’ispezione dei costoni rocciosi e loro eventuale pulizia, l’ancoraggio di massi di elevate volumetrie, l’apposizione di reti di contenimento. Entro la fine dell’anno la ditta aggiudicataria sarà individuata. L’avvio dei lavori dipenderà dalle condizioni meteo».

Il sindaco Paolo Rossi commenta: «Ci auguriamo che sia la volta buona e che i lavori siano seguiti nel più breve tempo possibile per garantire una definitiva riapertura di questa strada fondamentale per l’economia di tutto il territorio».

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