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Spiagge tutte promosse «La schiuma? Naturale»

Turisti in vacanza a Garda: Il caldo di agosto ha causato un aumento della produttività di fitoplancton
Turisti in vacanza a Garda: Il caldo di agosto ha causato un aumento della produttività di fitoplancton
Turisti in vacanza a Garda: Il caldo di agosto ha causato un aumento della produttività di fitoplancton
Turisti in vacanza a Garda: Il caldo di agosto ha causato un aumento della produttività di fitoplancton

Tutte le spiagge finora sempre aperte sulla Riviera degli olivi anche se il caldo delle prime settimane di agosto, unito ai detriti vegetali portati nel lago dai temporali e l'abbassamento dei livelli hanno fatto affiorare alghe, non tossiche, e provocato schiume non pericolose. È il bilancio di questa stagione balneare, che è iniziata come sempre il 15 maggio e si chiuderà il 15 settembre, stilato alla vigilia di Ferragosto dal biologo Giorgio Franzini, responsabile dell’Ufficio lago di Garda dell’Arpav (Agenzia regionale di prevenzione e protezione ambientale) di Verona che, avvalendosi del supporto della Guardia costiera di Salò, fa i prelievi delle acque poi analizzati nel laboratorio dell’Arpav. Il responso giunge a conclusione della quarta delle sei analisi «ordinarie» (programmate) previste una volta al mese poiché a maggio se ne fanno due di cui una, la preliminare, a dieci giorni dall'apertura. «Per la seconda di maggio siamo usciti il 28, 29 e il 30. Nel mese successivo il 25, 26 e 28 e, in luglio, il 23, il 24 e il 25», fa sapere Franzini. «Le tre date si riferiscono alla posizione in cui lavoriamo. Nella prima giornata siamo operativi in 28 punti tra Peschiera, Castelnuovo, Lazise e Bardolino. Nella seconda in 19 punti a Garda e a Torri, nella terza in 18 a Brenzone e Malcesine coprendo così tutti i 65 punti previsti sulla costa veronese». Le acque si controllano sulla base del Decreto legislativo 116/2008. «Si considerano in primis i parametri microbiologici che determinano l’eventuale chiusura temporanea o definitiva della spiaggia, ossia escherichia coli ed enterococchi intestinali, indicatori di un’eventuale contaminazione fecale. I loro valori devono essere, rispettivamente, inferiori a 1000 Ufc (unità formanti colonia) per 100 ml, e a 500 Ufc per 100 ml. Sempre per sorvegliare le acque di balneazioni, come imposto dalla normativa, abbiamo misurato la temperatura dell'aria e dell'acqua, l’intensità e la direzione della corrente, la velocità e la direzione del vento, l’altezza e la direzione delle onde. Si è poi controllata un’eventuale presenza di residui bituminosi, di vetro, plastica e altri rifiuti che non sono stati rinvenuti in zone di balneazione». Come previsto, è stata monitorata la fioritura algale a livello visivo e prelevando campioni che il laboratorio esamina. «Il caldo di agosto ha implicato un aumento della produttività di fitoplancton», ossia di quell'insieme di organismi microscopici presenti nel plancton in grado di sintetizzare sostanza organica a partire dalle sostanze inorganiche disciolte, utilizzando la radiazione solare come fonte di energia. «Nello specifico micro alghe verdi tipiche del periodo che hanno fatto diminuire la trasparenza dell'acqua fenomeno che», sottolinea, «può dare soprattutto fastidio a chi fa immersioni. Anche il dilavamento causato dai precedenti temporali che avevano trascinato nel lago molto materiale di origine vegetale, come foglie e rami, decomponendosi a causa delle elevate temperature, ha provocato schiume, un fenomeno diffuso un po' in tutti i comuni con accumuli nelle zone di risacca». «Cinque o sei chiamate sono arrivate da Torri, Pai di Torri e Malcesine», informa il biologo. «Abbiamo risposto che il fenomeno segnalato è normale e siamo intervenuti facendo campionamenti per escludere la presenza di tensioattivi». Quindi Franzini aggiunge: «Si è inoltre abbassato il livello del lago: il 1° agosto era a 95 centimetri sopra lo zero idrometrico mentre il 10 agosto era sceso a 88. Ciò ha scoperto le pietre ricoperte dall'alga verde Spirogira che a sua volta, decomponendosi, ha contribuito alla formazione di schiume evidenti sempre in zone di risacca. In ogni caso», commenta. «Il bilancio è estremamente positivo: tutte le nostre 65 spiagge sono sempre rimaste aperte alla balneazione». Informazioni su www.arpaveneto.it. •

Barbara Bertasi

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