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Spaccio davanti al supermarket, due fratelli in manette

I carabinieri di Peschiera con la droga e i cellulari sequestrati
I carabinieri di Peschiera con la droga e i cellulari sequestrati
I carabinieri di Peschiera con la droga e i cellulari sequestrati
I carabinieri di Peschiera con la droga e i cellulari sequestrati

Altri due arresti per spaccio sono stati messi a segno dai carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Peschiera del Garda. A finire in manette sono stati due fratelli di origini marocchine, M.R., di 34 anni, e A.R., di 31 anni, sorpresi mentre stavano vendendo alcune dosi di cocaina a una donna italiana. Tutto si è svolto venerdì nel tardo pomeriggio nel parcheggio di un supermercato del paese. I militari del Nucleo operativo, supportati dall’aliquota Radiomobile, hanno notato una donna scendere dalla propria vettura e salire a bordo di un veicolo appena arrivato, alla cui guida c’era un giovane straniero. I due si sono trattenuti in macchina per alcuni minuti: un comportamento sospetto, che ha portato i carabinieri presenti ad avvicinarsi alla vettura per controllare cosa stesse accadendo all’interno. È stato allora che i militari hanno visto il conducente, uno dei due fratelli magrebini, proprio nell’atto di vendere la droga alla donna italiana, che stava acquistando tre dosi di cocaina. Non si trattava, dunque, di un incontro amoroso, come avevano sospettato i carabinieri, ma di ben altro. Quando il conducente si è reso conto di avere addosso gli occhi dei militari, ha cercato in qualche modo di negare le proprie responsabilità. L’uomo si è giustificato dicendo che quella droga non gli apparteneva e non capiva come potesse essere finita nella sua auto. Solo quando la donna che si trovava sul suo veicolo ha ammesso ciò che stava succedendo, allora lui si è visto costretto a cedere di fronte all’evidenza. Così i militari della compagnia di Peschiera hanno deciso di fare ulteriori approfondimenti, andando a perquisire l’abitazione del conducente. Ed è lì che i carabinieri si sono trovati di fronte a una nuova sorpresa: all’interno dell’ appartamento c’era il fratello, ma soprattutto c’erano trentasei dosi di cocaina già pronte per la «vendita» e altra sostanza ancora da tagliare. I carabinieri hanno poi trovato parecchio denaro contante, un bilancino di precisione, alcuni telefoni cellulari e anche materiale per il confezionamento della droga. Tutto quanto rinvenuto, secondo i militari, lasciava chiaramente intendere che i due fratelli avessero fatto dello spaccio di droga la propria fonte di sostentamento. I due fratelli sono stati quindi arrestati e portati in carcere a Montorio a disposizione dell’autorità giudiziaria veronese. •

M.TR.

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