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Sos degli albergatori ai sindaci
«Abusivi, basta con il Far West»

Turisti sul lago, Federalberghi rinnova l’allerta sul sommerso nel settore dell’ospitalità extra alberghiera
Turisti sul lago, Federalberghi rinnova l’allerta sul sommerso nel settore dell’ospitalità extra alberghiera
Turisti sul lago, Federalberghi rinnova l’allerta sul sommerso nel settore dell’ospitalità extra alberghiera
Turisti sul lago, Federalberghi rinnova l’allerta sul sommerso nel settore dell’ospitalità extra alberghiera

Avanti tutta. Nero su bianco. Gli albergatori del lago, uniti contro il «Far West delle vacanze» scrivono, sotto l’egida di Federalberghi Garda Veneto, ai loro sindaci chiedendo un incontro cui partecipino amministratori ed autorità degli organismi competenti. La settimana scorsa, nel direttivo di Federalberghi, tutte le associazioni degli albergatori del comprensorio hanno condiviso l’iniziativa di recapitare ai sindaci dei rispettivi Comuni, Bardolino, Brenzone, Castelnuovo, Costermano, Garda, Lazise, Malcesine, Peschiera, San Zeno di Montagna e Torri, la lettera con oggetto «abusivismo su locazioni turistiche ed extralberghiero», sottoscritta dai relativi presidenti. Esprimono, in sintesi, la loro «viva preoccupazione per il dilagare delle locazioni turistiche “in nero“, al centro di un serrato dibattito in tutto il Paese, ancor più in località di villeggiatura, come sono le nostre. L’espansione incontrollata delle residenze turistiche abusive è sempre più allarmante», scrivono, «con ripercussioni negative su sicurezza pubblica, mancata dichiarazione dei redditi percepiti, mancato pagamento dei tributi locali... La nostra è una battaglia di civiltà, coerente con gli obiettivi di trasparenza, legalità e concorrenza leale da garantire anche nell’ospitalità e nel turismo».

«Siamo un’associazione», rilevano, «non una corporazione ma chiediamo rispetto delle regole anche da parte di quei “furbetti“ che s’improvvisano operatori, ledendo la leale concorrenza, danneggiando chi lavora nella legalità e la collettività che è privata della possibilità di avere più opere e servizi a causa della parte di ricavato non denunciata». Leggi e regole per alberghi e alloggi locati a finalità turistiche ci sono: «Vanno rispettate da chiunque. Va fatta comunicazione (dell’attività) al Comune», precisano, «comunicazione degli alloggiati alla Questura, di arrivi e presenze ai fini Istat, vanno pagate le tasse. L’attività va assoggettata ai tributi locali come ricettiva non come residenziale. Dev’e esserci compartecipazione alla raccolta dell’imposta di soggiorno. Chiediamo quindi di proseguire nel potenziare controlli verso questo “Far West delle vacanze“ sfuggente ad ogni dovere, contrariamente a chi opera nella legalità».

Sempre più spesso si conoscono esempi di contrasto al sommerso: «Tra i più recenti quello della Polizia locale di Verona che ha reso disponibile su web la possibilità di segnalare affitti e strutture ricettive che operano abusivamente o sospette situazioni irregolari. La “sharing economy“ può essere una opportunità, purché vi sia parità di condizioni, nella logica: “stesso mercato stesse regole“. Con questo auspicio diamo la nostra disponibilità ad un incontro, rappresentati da Federalberghi, preferibilmente assieme ad altri sindaci del Comprensorio e organi preposti ai controlli. La questione coinvolge tutto il lago e immediato entroterra, come tale andrebbe affrontata in modo coordinato per non creare situazioni disomogenee tra località turistiche prossime l’una all’altra».

Chiude il presidente di Federalberghi Marco Lucchini: «Auspico che la riunione chiesta sia al più presto. Si tratta di un passaggio dovuto, di una necessità di concretizzare, uniformare e definire le linee guida con i Comuni e gli organi preposti al controllo. Il lago è unico e le politiche turistiche vanno armonizzate per generare azioni e provvedimenti omogenei. I problemi vanno affrontati insieme per trovare, insieme, possibili soluzioni o perlomeno decidere, insieme, come fronteggiarli».

Barbara Bertasi

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