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Si tuffa e sparisce tra le onde
Salvato dalla Guardia Costiera

Il gommone della Guardia Costiera durante un intervento sul lago di Garda
Il gommone della Guardia Costiera durante un intervento sul lago di Garda
Il gommone della Guardia Costiera durante un intervento sul lago di Garda
Il gommone della Guardia Costiera durante un intervento sul lago di Garda

Tragedia evitata per pochissimo nelle acque del Garda. Gli uomini della Guardia Costiera di Salò sono intervenuti giovedi sera verso le 20.30 al largo di punta San Vigilio per soccorrere un diportista a bordo di un grosso motoscafo Riva, che batteva bandiera tedesca. Allertati dalla centrale operativa di Venezia, la squadra è immediatamente intervenuti per soccorrere un tedesco di 52 anni, M.S. che, complice il caldo afoso della giornata, si era trattenuto con la moglie e una coppia di amici in mezzo al lago e aveva deciso di fare il bagno all’imbrunire.

Verso le 20.15 l’uomo si è quindi gettato nell’acqua, dopo pochi minuti, è scomparso alla vista delle altre tre persone a bordo. Immediatamente la moglie, non vedendolo attorno all’imbarcazione, ha allertato la Guardia Costiera tramite il numero 1530 e la Centrale Operativa di Venezia ha chiamato in causa gli uomini di stanza a Salò. Tra San Viglio e Sirmione in pochissimi minuti è piombato il gommone Zodiac di 9 metri e i tre uomini a bordo hanno immediatamente iniziato le ricerche.

«Dopo circa quindici minuti», hanno fatto sapere dalla Guardia Costiera, «siamo riusciti a individuare il tedesco a oltre 600 metri di distanza dalla barca. L’uomo è apparso stremato e impaurito, annaspava nell’acqua ma non aveva per fortuna segni di ipotermia o di malessere, a parte la estrema stanchezza».

E’ noto che l’acqua del lago sia molto più «difficile» rispetto a quella del mare e quindi i nuotatori poco esperti o ignari di ciò si trovano spesso in difficoltà. Una volta individuato, l’uomo è stato tratto a bordo del gommone della Guardia Costiera e riportato sul motoscafo Riva dalla moglie e dagli amici e ha rifiutato le cure mediche.

Come a ogni inizio estate si intensificano i problemi ai bagnanti che, per il caldo, ignorano le più elementari regole di buon senso e si gettano in acqua a qualunque ora e in qualunque condizione psico-fisica. L’inizio dell’estate 2015 era stato infatti pessimo: tre morti annegati nel giro di neanche quindici giorni in tre diverse sere di giugno.

Per fortuna l’incidente di giovedi non ha avuto conseguenze ma solo grazie alla tempestività della chiamata e all’arrivo immediato della Guardia Costiera di Salò.

Gerardo Musuraca

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