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Il bilancio dell'iniziativa nazionale

Si chiude Vardirex,
prove di disastro
sul Garda-Baldo

Il bilancio dell'iniziativa nazionale
Vadirex (foto Comando Truppe Alpine)
Vadirex (foto Comando Truppe Alpine)
Esercitazione Vardirex (truppe Alpine)

Oltre 200 persone coinvolte tra volontari dei gruppi Ana di Protezione civile e personale dell'esercito e delle Truppe alpine, uno scenario disegnato su 4 paesi (Caprino, Ferrara di Monte Baldo, San Zeno di Montagna e Bardolino), almeno 15 emergenze simulate in 3 giorni di esercitazione e, alla fine, un bilancio di 30 "feriti" e 6 "deceduti": è la sintesi di Vardirex, esercitazione nazionale che ha avuto nel veronese uno dei tre scenari gestiti simultaneamente dalla cabina di regia approntata a Ferrara di Monte Baldo.

 

Grazie alla posizione strategica l'area veronese a partire da giovedì è stata la "palestra" per le squadre specializzate della Protezione civile (dai droni alle unità cinofile, da quelle della logistica a quelle sanitarie), del Soccorso alpino (militare e civile), dell'Esercito (Genio guastatori e nucleo trasmissioni tanto per far due esempi) e Truppe alpine (con gli Alpini paracadutisti "Ranger" del 4^ Reggimento di stanza a Montorio).

 

Il "copione" di Vardirex, acronimo che rimanda ad una esercitazione di gestione e soccorso su calamità diverse, nel veronese è stato scritto a partire da un violentissimo sisma che colpisce l'area già messa alla prova da importanti eventi meteo. Da lì si sono innescate tutta una serie di emergenze che sono servite a testare la capacità di coordinamento delle forze in campo, la cosiddetta interoperabilità tra competenze e mezzi delle Forze armate e quelle del volontariato.

 

C'è stato spazio per la ricerca dispersi da terra e dall'alto in ambiente montano, l'intervento di recupero in parete, l'approntamento di tendopoli e ospedale da campo, la gestione di una emergenza di carattere sanitario, l'intervento su scenario di alluvione e di frana oltre ai test per i droni sempre più utilizzati su catastrofe (basta pensare al terremoto in centro Italia e alla tragedia di Rigopiano). Proprio per il suo ruolo cruciale nel contesto del primo test congiunto tra Forze armate e volontariato, test che in contemporanea si è svolto a L'Aquila e a Cuneo, Verona ha accolto ieri il generale Salvatore Farina (Capo di Stato Maggiore dell'Esercito), Angelo Borrelli (Capo dipartimento della Protezione civile nazionale), Sebastiano Favero (presidente dell'Ana nazionale) ed il generale Claudio Berto (comandante delle Truppe alpine) per la chiusura di Vardirex.

P.D.C.

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