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Scopre panchina rubata
A 9 anni scrive al sindaco

L’email di un alunno di Affi ha riportato una panchina ad Albisano
L’email di un alunno di Affi ha riportato una panchina ad Albisano
L’email di un alunno di Affi ha riportato una panchina ad Albisano
L’email di un alunno di Affi ha riportato una panchina ad Albisano

Diamo a Cesare quello che è di Cesare. Due panchine scomparse e rimpiazzate in poco tempo: un bell’esempio di Comune e comunità attivi, portato anche a scuola da un ragazzino della scuola primaria (elementare) di Affi che d’estate abita a Torri del Benaco. Panchine che però, purtroppo, qualcuno, privo di senso civico, ha fatto sparire, forse rubato, senza motivo.

Fa sapere Roberto Cesari un residente a Garda: «Il 7 ottobre io e mia moglie Maria Pia avevamo segnalato, via e mail, al sindaco di Torri Stefano Nicotra, competente per territorio, che una panchina era scomparsa dal sentiero Albisano-Crero. Non speravamo che il sindaco avrebbe trovato il tempo di dare ascolto alla nostra richiesta di rimpiazzarla».

Invece, durante una successiva passeggiata, il 31 ottobre e quindi tre settimane dopo, percorrendo il medesimo sentiero, hanno avuto una gradita sorpresa: «Una comoda panchina era di nuovo là, nella posizione panoramica segnalata, ossia di fronte al golfo di Salò.

Proseguendo nella nostra passeggiata verso Crero abbiamo incontrato, poco dopo, un ragazzino di quarta elementare di 9 anni, Giulio, con la mamma, ai quali abbiamo raccontato, la bella storia della panchina che avevamo appena ritrovato». Così sono venuti a sapere di un altro fatto analogo: «Giulio ci ha riferito che un po’ più avanti, verso Crero, un’altra panchina, dove lui era solito sedersi, era pure scomparsa. Giulio proponeva di avvertire il sindaco che certamente avrebbe preso di nuovo le necessarie contromisure».

Quindi la coppia ha proseguito col suo zelo: «Mia moglie ed io, contenti di aver trovato in Giulio un alleato così determinato, il giorno stesso, con un’altra e mail, abbiamo avvisato il sindaco e, dopo tre soli giorni quindi il 3 novembre, abbiamo constatato che la panchina era già stata rimpiazzata, addirittura imbullonata alla roccia, perché nessuno potesse più portarla via». I due, dichiarandosi «del tutto sbalorditi dall’esito della nuova segnalazione», commentano: «È proprio vero che, per ottenere ciò che è possibile, bisogna tentare l’ impossibile».

Dice il sindaco Stefano Nicotra: «Mi fa molto piacere conoscere queste persone che, con una semplice segnalazione, ci permettono di tenere sotto controllo territorio e ambiente. Se tutti collaborano segnalando le singole problematiche, dalla più impegnativa alla più banale, ci aiutano ad amministrare e a dare un servizio migliore contribuendo così a tenere in ordine e pulito il territorio».

Sia Cesari sia il bambino hanno scritto una mail di ringraziamento. E Giulio, come fa sapere la mamma, ha parlato alla maestra di italiano e ai compagni di classe di questo «esemplare fatto» giovedì scorso 9 novembre.

Lancia quindi un messaggio: «Aiutateci che vi aiuteremo». C’è però anche l’altra faccia della medaglia: «Chi ha toccato il patrimonio comunale, e quindi fatto un danno alla intera comunità, ha dimostrato mancanza di senso civico ma è rimasto a bocca asciutta!».

Barbara Bertasi

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